Curiosità

Il Gin Tonic servito alla spagnola: come è nata la moda del gin in Spagna

Vanessa Piromallo
June 21, 2017

Il racconto in prima persona di Michael Cruickshank, il pioniere che nel suo Xix Bar di Barcellona ha servito per la prima volta il gin tonic nel balloon...

Continuano gli approfondimenti dei discorsi che si svolti durante il Ginposium 2017 a Londra: oggi vi raccontiamo la storia della rinascita del Gin Tonic in Spagna e di come questa moda abbia riportato in auge la categoria del gin nel resto del mondo.

SPANISH PRACTICES – The rise of the gin phenomenon – As seen from Spain, one of the leading markets

MICHAEL CRUICKSHANK (XIX Bar, Barcellona)

Michael Cruickshank pensò di aprire il suo Xix Bar (da tempo fra i più in voga a Barcellona) nel 2004. Al tempo tutti gli chiedevano perché mai volesse aprire un bar specializzato in Gin Tonic visto che non andavano affatto di moda. Il boom dei gin tonic serviti alla spagnola, infatti, esplose solamente nel 2007/2008 e lui fu tra i primi a cercare di vendere il G&T alla gente. L’idea per il suo bar, entrato in funzione nel 2005, era quella di far cambiare la percezione comune di quello che era questo drink provando a servirlo in un modo del tutto innovativo; lo stesso stava facendo il Pesca Salada dal 2003. All’epoca la varietà offerta di gin era composta da 10 brand, nulla al confronto delle centinaia  a disposizione ora, ma tanto per quei primi anni del XXII secolo.

“Agli spagnoli piacciono le cose semplici” M. Cruickshank –
Ginposium 8 giugno 2017

Le novità introdotte per la prima volta nel Xix Bar furono:

  • Possibilità di scelta fra diversi gin e toniche
  • Creazione di gin aromatizzati fatti in casa (nessuno lo aveva mai fatto prima e sono tutt’ora la punta di diamante del locale)
  • Uso del bicchiere balloon a partire dal 2006 (al tempo non erano di facile reperibilità perché non ancora così diffusi e Michael doveva farsi in quattro per procurarsene in quantità sufficiente)
  • Inserimento del cetriolo in un certo brand di gin (Hendrick’s spopolava in Spagna)
  • Organizzazione di masterclass per i clienti (la maggior parte delle persone non sapeva nulla di gin e quindi il locale si prodigava per fare degustazioni, attività di team building, food pairing e tutto ciò che poteva aiutare a diffondere la cultura del gin)
  • Apertura del Gin Corner, uno shop dedicato unicamente al gin e alle toniche (2010), del quale si parlò tantissimo e fece scalpore

Michael Cruickshank al Ginposium 2017

Ma il vero punto di svolta che ha saputo conquistare il pubblico è stata la differenza nel modo di servire il Gin tonic, trasformandolo in un vero e proprio cocktail. Cruickshank, durante la conferenza, ha mostrato la netta differenza fra il modo classico di servire il G&T nel bicchiere alto, senza cura, mettendo moltissimo gin nel bicchiere pieno di ghiaccio e la tonica a parte e il modo di servirlo alla spagnola, con la coppa balloon, l’uso del ghiaccio da 50g e i fini dettagli nel completamento del servizio. Il balloon apporta anche vantaggi tecnici per via della sua capienza, della sua capacità di mantenere gli aromi all’interno e per l’efficienza con cui riesce a mantenere il freddo.

Il motivi per i quali il Gin Tonic ha avuto un tale successo in Spagna sono molteplici. innanzitutto è un drink leggero e rinfrescante, perfetto per il caldo clima spagnolo, poi bisogna tenere conto della cultura del bere in Spagna, dove esistono rituali ben definiti e dove da sempre sono amati i long drink. Un vantaggio è stato dato anche dall’abitudine di passare molto tempo a tavola e nei bar perché il Gin Tonic è adatto ad accompagnare pasti molto lunghi.

Xix Bar di Barcellona

I risultati ottenuti da questo nuovo modo di pensare il gin tonic sono fondamentali: innanzitutto il gin tonic è diventato “glamourous”, “attractive”, “fashionable” e quindi i clienti sono stati disposti a spendere di più, a provare nuovi prodotti e ad ampliare le proprie aspettative. Gli è stato donato un nuovo prestigio, eleganza e stile, impatto visivo. La moda del gin tonic ha poi aperto le porte al boom dei cocktail perché i clienti hanno cominciato ad avere una certa conoscenza del gin e hanno cominciato a volere cocktail a base di gin e serviti con determinati criteri. Da qui il passo alla conquista da parte del gin dei mercati del mondo è stato breve.

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