Giner

Drumshanbo Gunpowder Irish Gin e una storia d'amore in esilio

Flavio Orlando
January 17, 2018

Una notte nel deserto, un Drumshanbo Gunpowder Irish Gin & Tonic, un amore complicato, una donna irlandese col fuoco nelle vene...

L’iris ondulava al vento del deserto. Il cielo notturno esplodeva di brillanti argentati, tra l’uno e l’altro era disteso un blu profondo, oceanico. Il fiore riposava nel vaso di coccio, piccola casa semovente di terra. Sul tavolinetto basso accanto al fiore un Drumshanbo Gunpowder Irish Gin & tonic con tanto ghiaccio in un bicchiere di cristallo finemente decorato, figlio delle maestranze tuareg. Sulle dune alcuni riverberi rossi sembravano indicare che parte del sole fosse ancora lì tra i granelli di sabbia. Ma non c’era luna, l’unico pezzo di roccia nel cielo era una piccola luminosissima Venere.

“Il suono del ghiaccio che scricchiolava nel bicchiere e quello delle sue labbra che si schiudevano”

Eravamo scappati dall’Irlanda qualche giorno prima, lei aveva lasciato lui per me, per noi, ma era stato meglio abbandonare il paese, qui fino in Marocco dove ci aspettava la sabbia e un po’ di libertà.

“Tanto abbandonerò anche a te.” Disse dal letto di cuscini sul quale giaceva, non vestita del tutto. Il braciere dei suoi occhi si accese nella penombra, così come il suo sorriso lunare. Sentii il suono del ghiaccio che scricchiolava nel bicchiere e quello delle sue labbra che si schiudevano.

Drumshanbo Gunpowder Irish Gin

Drumshanbo Gunpowder Irish Gin – Illustrazione di Flavio Orlando

“Troverò qualcuno di meglio al quale donarmi. Chissà dove scapperò con lui. Non avrai neanche il coraggio di inseguirmi per quanto sarai dilaniato dal dolore.” Rise malevola ma al tempo stesso carica d’amore. Mi pizzicavano sempre le sue parole ma mi caricavano di desiderio. Dentro di me urlavo ma l’oasi dietro di noi era muta, dormiva oltre la grande tenda.

Eravamo passati per la Germania, poi per la Francia, scavalcato i Pirenei nebbiosi e scesi per la Spagna arida fino al mare, un traghetto da Tarifa al Marocco, poi giù verso il deserto fino all’oasi.

Drumshanbo Gunpowder Irish Gin - Illustrazione di Flavio Orlando

Drumshanbo Gunpowder Irish Gin – Illustrazione di Flavio Orlando

Al tramonto piccole lanterne si erano accese sui muri bianchi delle abitazioni basse, al lato di stradine sabbiose. Avevamo mangiato nell’unica locanda disponibile, seduti a terra su enormi tappeti decorati a ridosso di tavole di legno. Agnello con uvetta e cuscus. I piedi che si toccavano, il calore del sole del deserto ancora impresso sulle nostre pelli, sulle labbra arrossate e secche, piene di una sete desiderosa di essere soddisfatta. “Io lo so fare meglio.” Mi sorrideva saccente, altezzosa ma ironica, pepe quanto basta.

“Ho portato una bottiglia di Drumshanbo Gunpowder Irish Gin proprio per questi momenti.” Le dissi nella tenda, al ritorno dalla cena, qualche tempo dopo.

“Che impressione, mi hai sorpreso! Allora non sei così scontato, ho fatto bene a lasciare l’Irlanda.” Me la strappò dalle mani e preparò due bicchieri con ghiaccio, gin e tonica.

Anche se la notte del deserto era fredda, quel gin & tonic ne completava il senso. “Rimaniamo qui altri duecento anni.” Disse mentre si abbandonava sulla distesa di cuscini colorati.

“I primi trenta con te, poi vedrò.”

Quasi le credevo quando parlava così e spesso mi chiedevo se fossi stato veramente io a conquistare lei e non viceversa.

Bevvi un sorso dal bicchiere, corroborante e speziato, e pensai che lei fosse così, come questo gin.

 

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