One Gin: fare del bene bevendo gin

The Gin Lady
April 20, 2017

La One Foundation propone uno scambio equo: acqua potabile donata ai paesi più poveri in cambio di una bottiglia del suo One Gin

Abbiamo detto più volte che il gin fa bene, quantomeno all’umore. Ma in alcuni casi il gin può anche fare del bene. Non poteva che venire dal Regno Unito, madre patria del gin, l’idea di legare un’iniziativa di charity all’acquisto di gin, nella fattispecie del One Gin. D’altra parte gli amici britannici sono dei grandi bevitori. E, a proposito di bere, il focus di questa iniziativa benefica è proprio l’acqua. Ma andiamo con ordine.

Recentemente lanciato sul mercato, il One Gin è legato a doppio filo con la One Foundation, nata nel 2005 di pari passo con il business della vendita di acqua imbottigliata, toniche (la N.9) e soft drink a marchio One. “In poco più di dieci anni di attività – dicono – hanno raccolto 15milioni di sterline e cambiato la vita a oltre 3milioni di persone”.

Il gin fa bene e non solo all’umore, ma anche all’umanità grazie a iniziative come quella di One Gin!

Coerentemente con la sua ragione sociale, l’obiettivo della fondazione è di portare acqua potabile nei paesi più poveri, quelli dove si fanno chilometri per riempire un secchio e la maggior parte delle malattie sono causate proprio dall’insalubrità dell’acqua bevuta. Il loro “goal” a lungo termine è di arrivare entro il 2020 a 5milioni di persone aiutate.

Così, con il lancio del loro nuovo gin hanno lanciato anche un crowdfunding a base gin, per celebrare la vendita del loro primo batch. Mancano 19 giorni e hanno già raggiunto il 42% dell’obiettivo di 20.000 sterline, sempre finalizzate allo sviluppo di progetti relativi alla distribuzione di acqua potabile nei paesi più poveri.

One Gin

One Gin

Il gioco è semplice: basta acquistare per 45 sterline una bottiglia del primo batch del One Gin, che verrà spedita a casa, numerata e autografata dalla sua master distiller pluripremiata, Sarah Thompson. Si tratta di un gin che contiene 9 botanical, ed è distillato nella Blackdown Distillery in Sussex. È proprio dai terreni vicini alla distilleria che proviene la botanica principale, insieme al ginepro, ovvero la salvia. L’unione di questi due ingredienti, spiegano, “dona al gin un sapore di tè nero”. Le altre 7 botaniche sono raccolte in tutto il mondo e rappresentano la diversità e l’internazionalità della One Foundation.

Peccato solo che al momento sia prevista la spedizione delle bottiglie solo nel Regno Unito, ma se avete qualcuno che può farvi da corriere è sicuramente un’occasione da non perdere. Ugualmente, se avete in programma un viaggio nella patria della Regina c’è l’opportunità di fare un’esperienza unica, da sommare alla bella sensazione che dà il fare del bene: potreste prenotare un esclusivo “Afternoon Tea party” a base One Gin con i vostri amici britannici. Costa 1.500 sterline e può ospitare fino a 30 persone, per ognuno dei quali sono previsti ben cinque drink One Gin, serviti alla vittoriana con con teiera e tazzine, nonché un accompagnamento food da tè delle cinque, con sandwich e sponge cake. A completare il tutto sarà la presenza di un brand ambassador che descriverà il One Gin e che farà una masterclass sul gin e sui cocktail più famosi.

A completare il tutto, il claim dell’iniziativa: “Let’s make ‘One Gin’ happen”.

Le botaniche di One Gin

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