Gusto
Ha un profumo floreale e intenso come quello della camomilla. L'odore intenso rispetta il sapore, amaro ma gradevole.
Le foglioline più tenere possono essere aggiunte a insalate e minestre, facendo però attenzione a non eccedere nella dose perchè sono molto aromatiche.
Ottima anche per insaporire salse, aceti e liquori casalinghi.
E' chiamata anche iva o genepì bianco ed è assai ricercata per un genepì di classe.
Curiosità
Secondo la tradizione il nome deriva dall’eroe greco Achille che, così narra Plinio, curò alcune ferite dei suoi compagni durante l’assedio di Troia poiché il maestro Tirone gli aveva insegnato i segreti curativi di questa pianta. Il nome definitivo le fu assegnato da Linneo. Il nome della specie, millefoglie, richiama la tipologia di foglie molto frastagliate che caratterizza queste piante.
Per la presenza di costituenti simili a quelli della Camomilla (esempio apigenina ed azuleni), se ne consigliano gli stessi usi. Sebbene l'Achillea, assunta per via orale, sia utilizzata come antispastico ed antinfiammatorio specifico per l'apparato digerente, non ci sono studi certi che ne confermino l'effettiva efficacia. Le proprietà antispastiche dell'achillea millefoglie la rendono un rimedio naturale largamente impiegato nel trattamento di dolori mestruali, emorroidi e ragadi anali. L'Achillea vanta proprietà toniche utili nelle affezioni venose come varici, flebiti ed emorroidi.
Per uso esterno, l'Achillea esibisce interessanti proprietà cosmetiche e dermofunzionali: antinfiammatorie, astringenti, rassodanti, disarossanti ed antiseborroiche; per questo motivo, gli estratti di achillea millefoglie sono comunemente impiegati in prodotti contro affezioni infiammatorie di cute e mucose, e nei disturbi circolatori: si usa contro foruncoli, manifestazioni acneiche, piaghe, ragadi al seno, varici, pelli aride, secche, screpolate, delicate ed arrossate.
I fusti sono tradizionalmente usati per la divinazione nel classico cinese I Ching.