ilGin.it/Botaniche

Cardamomo

Nome scientifico

Elettaria cardamomum (cardamomo verde o vero cardamomo)

Descrizione

Il cardamomo Elettaria è una pianta tropicale della famiglia delle Zingiberaceae, ma con lo stesso nome spesso si indicano altre piante, di cui la più simile è la Amonum. Quest’ultima famiglia fa parte il Cardamomo nero o Cardamomo nepalese ed è il più diffuso e coltivato. Ha un frutto che ha l’aspetto di una piccola capsula contenente tanti semini neri, utilizzati come spezie.

Habitat

Il vero cardamomo è originario dell’India e precisamente delle Cardamom Hills una regione del Kerala e della costa del Malabar dove lo si può trovare ancora oggi allo stato selvatico. Coltivare il cardamomo in questa zona è  pratica comune  e la varietà che qui si coltiva è la più costosa e ricercata chiamata Cardamomo di Malabar. Il cardamomo nero viene largamente coltivato il Nepal che è il maggiore produttore mondiale assieme al Guatemala, ma la sua coltivazione è molto diffusa anche in India, Indocina, Cambogia, Vietnam e Tanzania.

Gusto

Il sapore del cardamomo è pungente, ma con una leggera nota di limone e una di dolcezza. Ai cibi viene aggiunta la capsula contenente i semi oppure direttamente i semini. Viene usato moltissimo nella cucina indiana e del Medio-Oriente. In molti paesi viene anche aggiunto nel caffè.

Curiosità

Il Cardamomo è una delle spezie più antiche del mondo. In India cresce da più di 5000 anni ed è una delle spezie più costose. E’ chiamato anche “Capalga” e “Iliachi”. Nei secoli è stato utilizzato in quasi tutto il mondo per fini diversi. Gli Antichi Egizi usavano i semi per lavare i denti, mentre Greci e Romani come profumo. Nel Medioevo si usava per conservare i cibi. C’è chi lo fuma. Il cardamomo è l’alimento principale delle falene, ma viene utilizzato tantissimo nella cucina di molti paesi, a volte anche per dare un tocco afrodisiaco ai cibi. Quello verde viene utilizzato nella medicina iraniana e indiana per curare infezioni dnetali e gengiviti e per prevenire alitosi e tubercolosi polmonare, infiammazioni alle palpebre, calcoli biliari e problemi di digestione. Quello nero viene usato in molti paesi orientali per curare mal di stomaco, stitichezza e dissenteria.

Negli alcolici

Il cardamomo si può trovare in diversi alcolici: oltre che nei gin è presente in alcuni liquori al caffè o alle noci, nel vermouth e in alcuni amari. Coi semi di cardamomo verde vi consigliamo di fare esperimenti aggiungendoli a cocktail speziati o ai frutti tropicali, potreste scoprire combinazioni stupefacenti.

Gin&More

Il cardamomo viene di solito facilmente individuato nei gin per via dell’odore. Quelli dal sapore più intnso sono il Bathtub Navy Strength Gin, il 209 Gin, il Sacred Cardamom Gin e l’Opihr Gin. Essi sono perfettini nel Gin Tonic, soprattutto con una foglia di coriandolo come decorazione.I semi del cardamomo nero donano al gin una nota affumicata, al contrario di quelli del cardamomo verde che hanno una nota all’eucalipto. Il Dodd’s Gin utilizza entrambi i tipi di semi.