Curiosità
La genziana è utilizzata in diverse formulazioni per favorire la digestione, nel trattamento dell'anoressia, delle atonie gastriche, delle digestioni lunghe e laboriose e delle disappetenze dei bambini. La gentiopicrina, altamente contenuta nella radice, è risultata efficace insieme alla china nel trattamento della malaria.
Nell’antichità è stata utilizzata come medicinale nei modi più svariati: come antidoto contro i veleni, come rimedio contro le febbri, per promuovere il ciclo mestruale e come lenimento curativo delle vitiligini. Nel '500 venne addirittura impiegata nel disperato tentativo di combattere la peste.
La genziana deve il suo nome a Gentius, ultimo re illirico che regnò tra il 180 e il 167 A.C. e che fu il primo a scoprire e a studiare le sue proprietà medicinali.
La pianta era considerata dai montanari simbolo di potere, forza e determinazione. In Tirolo c'era addirittura un detto: "Nessuno è forte come la radice di genziana".
Nell'Europa centrale fu soprannominata "erba di san Ladislao", re d'Ungheria nell'XI secolo, perché secondo una leggenda, durante il suo regno, il Paese venne colpito da un'epidemia di peste e il re pregò a lungo il Signore, finché una visione gli rivelò che avrebbe ricevuto una pianta magica contro la peste, ovvero la prima che sarebbe stata colpita da un fulmine (in altre versione doveva scagliare una freccia in cielo e avrebbe colpito la pianta che avrebbe guarito il popolo dalla peste)
Gin&More
La genziana non è solitamente utilizzata come botanica per il gin. Uno dei pochi a contenerla è il gin del Alto Adige Z44. Classificabile sia come gin sia come liquore alla genziana è Ginziana, un prodotto italiano molto particolare.