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Genziana

Nome scientifico

Gentiana

Descrizione

La pianta è alta da 40 a 140 cm. Si tratta di un'erba perenne, glabra, con grande rizoma ramificato e fusto cavo, semplice ed eretto. Può avere da tre a dieci fiori in verticilli all'ascella di foglie amplessicauli; la corolla di ciascun fiore, di colore giallo, è divisa in 5-6 lacinie. Fiorisce per la prima volta a dieci anni di età. I semi sono a diffusione anemofila. Le foglie basali sono opposte, picciolate, grandi, di forma ellittica, lunghe fino a 30 cm e larghe fino a 15 cm con nervature parallele evidenti. Quelle caulinari sono più piccole, sessili, lanceolate e amplessicauli. La radice è a fittone.

Habitat

A seconda del tipo di genziana si può trovare in luoghi diversi. In genere cresce nelle zone montane. La più comune si trova un po' ovunque nell'habitat alpino delle regioni temperate dell'Europa, dell'Asia e del continente americano. Alcune specie si trovano anche nell'Africa nord-occidentale, nell'Australia orientale ed in Nuova Zelanda. Sul versante italiano delle Alpi sono presenti diverse specie, che fioriscono durante l'estate. Sono quasi tutte "specie protette". Alcune si ritrovano anche sugli Appennini.

Gusto

La radice di genziana ha un sapore caratteristico subito dolciastro, poi amarissimo e persistente. Essa infatti contiene alcune delle sostanze più amare esistenti al mondo.

Curiosità

La genziana è utilizzata in diverse formulazioni per favorire la digestione, nel trattamento dell'anoressia, delle atonie gastriche, delle digestioni lunghe e laboriose e delle disappetenze dei bambini. La gentiopicrina, altamente contenuta nella radice, è risultata efficace insieme alla china nel trattamento della malaria. Nell’antichità è stata utilizzata come medicinale nei modi più svariati: come antidoto contro i veleni, come rimedio contro le febbri, per promuovere il ciclo mestruale e come lenimento curativo delle vitiligini. Nel '500 venne addirittura impiegata nel disperato tentativo di combattere la peste. La genziana deve il suo nome a Gentius, ultimo re illirico che regnò tra il 180 e il 167 A.C. e che fu il primo a scoprire e a studiare le sue proprietà medicinali. La pianta era considerata dai montanari simbolo di potere, forza e determinazione. In Tirolo c'era addirittura un detto: "Nessuno è forte come la radice di genziana". Nell'Europa centrale fu soprannominata "erba di san Ladislao", re d'Ungheria nell'XI secolo, perché secondo una leggenda, durante il suo regno, il Paese venne colpito da un'epidemia di peste e il re pregò a lungo il Signore, finché una visione gli rivelò che avrebbe ricevuto una pianta magica contro la peste, ovvero la prima che sarebbe stata colpita da un fulmine (in altre versione doveva scagliare una freccia in cielo e avrebbe colpito la pianta che avrebbe guarito il popolo dalla peste)

Negli alcolici

Esistono diversi liquori contenenti genziana. In Abruzzo il digestivo alla genziana è una vera e propria tradizione e molti continuano a farselo in casa nonostante sia una specie protetta e non si possa raccogliere.

Gin&More

La genziana non è solitamente utilizzata come botanica per il gin. Uno dei pochi a contenerla è il gin del Alto Adige Z44. Classificabile sia come gin sia come liquore alla genziana è Ginziana, un prodotto italiano molto particolare.