Curiosità
L’idea di creare un gin che si ispirasse all’Africa, cioè Elephant Gin, è nata pensando ai drink, soprattutto Gin Tonic, che è tradizione bere al tramonto dopo una giornata nella foresta sudafricana. Tutte le bottiglie sono personalizzate, l’etichetta è scritta a mano e il logo rimanda ai caratteri utilizzati nelle lettere che gli esploratori del XIX secolo inviavano a casa raccontando le loro avventure. I tappi sono di sughero naturale proveniente dalla Spagna e nella versione Navy Strength sono avvolti da una cordicella con un ciondolo dorato a forma di ancora. Ogni bottiglia porta il nome di uno dei leggendari Magnifici Sette elefanti pesanti più di 50kg del Kruger National Park: Kambaku, Joȃo, Dzombo, Mafunyane, Ndulamithi, Shawu e Shingwedzi.
Elephant Gin dona il 15% dei ricavi a due fondazioni dedicate alla preservazione della flora e della fauna africane: Big Life Foundation’s Ranger Club, molto attivo in Kenya e in Tanzania, e Space For Elephants Foundation, che coinvolge le comunità del Sudafrica nella valorizzazione della fauna selvatica locale creando opportunità di impiego e proteggendo allo stesso tempo gli elefanti.
Produzione
La versione Navy Strength è fatta esattamente come quella London Dry, ma le botaniche sono presenti in proporzioni diverse e la gradazione è del 57%. Il gin viene prodotto artigianalmente in piccoli lotti da 6-700 bottiglie ed è distillato con metodo “one shot” utilizzando solamente botaniche naturali, che vengono lasciate macerare per un giorno nel tradizionale alambicco di rame progettato e costruito da Arnold Holstein.