Se c’è un Gin in grado di distinguersi dal punto di vista tecnico, lasciando ad altri l’onere di farsi ricordare per l’utilizzo di eccentriche botaniche, confezionamento o quant’altro, questo è senz’altro Oxley Gin. Si tratta infatti dell’unico Gin al mondo distillato “a freddo”, meccanismo che permette al Master Distiller di estrarre l’essenza dei vari botanicals senza l’utilizzo del calore.
Sappiamo che ci sono varie metodologie per distillare un Gin (distillazione a bagnomaria, a vapore, sottovuoto, tradizionale in alambicco…) e sappiamo pure che la distillazione non è neppure sempre necessaria: è sufficiente mettere in infusione le botaniche direttamente nella soluzione idroalcolica (è il metodo Cold Compound) per ottenere a tutti gli effetti un gin senza l’utilizzo di un alambicco.
Ma la distillazione “a freddo” di Oxley? Semplice: niente calore, ma riduzione drastica delle temperature (al di sotto dello zero) con l’obiettivo di evitare di “cuocere” le botaniche estraendo nella maniera più fedele possibile la vera essenza di ciascuna droga utilizzata. I vantaggi di questo metodo riguardano sia la qualità del prodotto finale (è possibile utilizzare con grande efficacia le scorze degli agrumi freschi evitando le difficoltà insite nelle altre tipologie di distillazione) sia la resa finale del prodotto: meno scarto (taglio della testa e della coda del distillato) e più solidità nell’aggancio tra aromi e alcool.