Fare un “buon” drink è fondamentale, ma nell’epoca della comunicazione potrebbe non bastare più, a fare la differenza: nel mondo dei cocktail bar la scelta del consumatore è spesso influenzata dalle condivisioni social, dal fascino del locale o dall’esperienza della bevuta a tutto tondo. Internet ha cambiato il nostro modo di scegliere dove e cosa bere: lo sa bene Luca Manni, tra i volti più noti nella mixology italiana, il cui motto è Se è bello, è anche più buono. La sua “filosofia liquida” è al centro del volume “Cocktail Estetica” (ed. Il Forchettiere, 160 pag. 20 euro), che lo “Sceriffo” ha scritto insieme ai giornalisti Federico S. Bellanca e Giacomo Iacobellis.