La nostra storia comincia a Torino alla fine del 1600, dove un giovane pasticcere, Antonio Benedetto Carpano, crea un nuovo prodotto alcolico, il vermut, dall’infusione di erbe e spezie all’interno di vino bianco frizzante. La risposta della città a questo nuovo prodotto è entusiasta e la moda di berne piccoli bicchierini ghiacciati si diffonde anche nelle altre regioni. Un altro protagonista importante di questa storia è Gaspare Campari, pavese per nascita, torinese per studi alcolici (fece l’apprendista liquorista nella famosa liquoreria Bass in Piazza Castello) e milanese d’adozione. È a Milano, infatti, che il suo prodotto principale, il bitter all’Uso D’Hollanda poi conosciuto come bitter Campari, ha il massimo riscontro, sia nel nuovo caffè aperto in galleria Vittorio Emanuele sia negli altri locali dell’aperitivo meneghino. Era destino che questi due prodotti, il bitter e il vermut, si incontrassero in dosi uguali all’interno di un cocktail. Nasceva così, con chiaro omaggio alle città di produzione, il Milano-Torino.