Curiosità

Gin-Movie: cocktail sul grande schermo

The Gin Lady
October 19, 2017

Quando il gin diventa protagonista dei drink bevuti o miscelati dagli attori dei film più famosi: grandi classici del cinema per gin lovers

È notizia di pochi giorni fa la presentazione di un gin in edizione limitata in abbinamento al lancio di un film. È quello che è successo con il London N.3, protagonista di molte scene della spystory Kingsman: the Golden Circle, con Colin Firth, Halle Berry e Channing Tatum. Diverse le scene girate nella sede storica del London N.3 e in altre location ad esso collegate (leggi la news). Un film da vedere, se si vuol scoprire come miscelare il nuovo London Dry.
Ma torniamo indietro di qualche anno e andiamo a rivedere soprattutto i film che in qualche maniera sono legati a doppio filo con la miscelazione. Perché hanno fatto tendenza, inventando nuovi cocktail o ridando vita a ricette dimenticate. Così come talvolta i drink sono stati per le star del grande schermo perfino delle perfette spalle, come Peppino per Totò.

James Bond e il Vesper Martini

Possono cambiare gli attori che lo interpretano, ma il drink di James Bond sarà sempre un Martini, “Shaken not stirred”, agitato non miscelato. Qualche volta ci ha messo la vodka, ma qui ci sta dietro la passione dello scrittore Ian Fleming per le feste e per il bancone, nonché l’ammirazione per il collega William Somerset Maugham, che aveva avuto un passato da spia e che ha ispirato il personaggio di James Bond. Mauro Lotti ha conosciuto quest’ultimo al Beau Rivage di Losanna e testimonia che sia stato lui l’ispiratore dello “shaken not stirred”. D’altra parte si legge proprio nelle righe di Maugham che: “il Martini va sempre mescolato, mai agitato, perché le molecole del gin e del vermouth si devono adagiare sensualmente le une sulle altre”.

Marylin Monroe in A qualcuno piace caldo (1959)

Marylin Monroe e il Manhattan di A qualcuno piace caldo

“Un Manhattan per la signora”. La chiamano Zucchero, la bellissima Marilyn Monroe che interpreta Sugar Kane in “A qualcuno piace caldo”, che per questo film prese anche l’Oscar come migliore attrice. Un personaggio sensuale, come solo lei sapeva essere, con il vizietto del bere, come è stata anche la Marylin reale. Comunque, Zucchero amava il Manhattan e noi non possiamo amare lei, anche dopo quasi sessant’anni.

Audrey Hepburn e il White Angel di Colazione da Tiffany

A vedere il suo fisico esile, non si direbbe che il drink preferito di Holly Golightly, la protagonista di Colazione da Tiffany, potesse essere un potente mix di gin e vodka. Roba da stordire un cavallo, ma l’elegantissima Audrey Hepburn con in mano il bicchiere da Martini in cui era servito il suo White Angel sembrava appunto un meraviglioso angelo.

Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany (1961)

Leonardo Di Caprio e il Gin Rickey del Grande Gatsby

Un altro con il bicchiere sempre in mano nei suoi film è Leonardo Di Caprio. Il personaggio del Grande Gatsby con le sue spettacolari feste è stato il massimo del glamour quando è uscito e ha fatto conoscere al grande pubblico il Gin Rickey. Drink amato dallo stesso Scott Fitzgerald, l’autore del Grande Gatsby letterario, è un mix di gin, succo di lime e acqua tonica. Il “solito” per Gatsby.

Humphrey Bogart e i “gin joints” in Casablanca

In questo caso non c’è un drink in particolare, ma un richiamo al gin sì, anche se purtroppo nella traduzione italiana la parola gin è sparita. Un attimo prima di ordinare al pianista di colore il celebre, “Suonala ancora Sam”, Humphrey Bogart in Casablanca dice nel testo originale “of all the gin joints in all the towns in all the world she walks into mine?”. Tradotto in italiano, “di tutti i ritrovi che ci sono in tutte le città del mondo, doveva entrare proprio nel mio?”. Beh, “gin joints” a noi piace di più, non pensate?

Humphrey Bogart in Casablanca (1942)

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