Ma parlavamo di Bessi Smith e della sua sorte non meno drammatica di quella di Nina Simone.
Era il 26 settembre 1937. Bessie aveva deciso di uscire in auto con Richard Morgan con una vecchia Packard. Guidava lui perché Bessie non aveva la patente. L’autista non riuscì ad evitare un grosso camion. Con l’urto l’auto si rovesciò su un fianco. Bessie rimase gravemente ferita e un avambraccio le fu quasi staccato. Per caso, un medico che transitava a quell’ora di notte con un amico, si fermò per prestare i primi soccorsi. Vista la gravità della situazione, mandò il suo amico a chiamare un’autoambulanza. Richard era rimasto illeso. La Chevrolet del dottore era ferma in mezzo alla strada. Sopraggiunse un’altra vettura, che andava a circa 60 km all’ora e tamponò la macchina del medico, che a sua volta andò addosso alla vecchia Packard. Gli occupanti dell’ultima vettura erano una coppia di bianchi, che ritornavano da un party. Dovette essere chiamata una seconda ambulanza.
Bessie fu trasportata all’Afro American Hospital G.T.Thomas di Clarksdale, mentre gli altri due feriti al poco lontano ospedale per bianchi. Entrambe le strutture erano piccoli ospedali di campagna, non sufficientemente attrezzati per affrontare gravi emergenze. Bessie morì dissanguata forse prima di raggiungere l’ospedale o poco dopo.
Sulle circostanze della morte e su tutto ciò che seguì, si sono scritte e dette molte cose. La morte di Bessie si trasformò in una “cause celèbre”, tanto che divenne un’opera teatrale “The Death of Bessie Smith” di Edward Albee, ed andò in scena a Berlino nel 1960. La versione che circolò per un po’ di tempo, fu che Bessie fu portata d’emergenza in un ospedale per bianchi e che le furono negate le cure necessarie. Tutto era nato da un articolo pubblicato per la rivista “Down Beat”, scritto un po’ di getto da John Hammond, che aveva raccolto solo delle voci. Si capì tempo dopo, fatte le dovute indagini, che Bessie fu subito portata all’ospedale per afro americani. A quel tempo con la segregazione negli stati del sud, nessuna persona di colore sarebbe stata affidata ad una struttura ospedaliera per bianchi.
I funerali si svolsero a Filadelfia e parteciparono circa settemila persone. La tomba della cantante rimase senza lapide perché il marito dichiarò di non avere i soldi per affrontare la spesa. Fu fatta una sottoscrizione, per aiutarlo a provvedere, ma lui spese il denaro per altro.
Il mio uomo mi ha fatto piangere tutta la notte,
me ne andrò al Pub, e me ne starò per conto mio,
voglio affogare il mio dolore nel Gin e stringermi a qualcun altro…