Nel 2000 è stato lanciato il Tanqueray n.10 gin ed è cambiato il modo di vedere il gin. Tanqueray decise di creare un gin per il consumatore moderno. Siamo in America e anche qui il gusto delle persone è cambiato: il consumatore del nuovo millennio ama gusti più delicati, più gentili, meno rudi, ama i profumi. Per creare un gin che si adattasse a questo gusto è stato usato un piccolo alambicco, il Tiny Ten, con l’idea di fare un gin più artigianale, e sono stati aggiunti agrumi freschi e fiori di camomilla per dare la nota floreale. Il Tanqueray n.10 gin non è un London Dry gin perchè non prevede che il ginepro sia la parte più presente fra le botaniche come prescrive il disciplinare. Nonostante i suoi 47,3 gradi è facile da bere, risulta più delicato e ha dato alle persone un nuovo impulso per bere il gin.
Gli esperimenti in realtà cominciarono prima, perché negli anni ‘80-’90 erano nati il Rangpur e il Malacca. Il primo a nascere fu il Tanqueray Malacca gin, il nome deriva da una regione dello Sri Lanka, vicino all’India, famosa per le spezie, infatti l’idea era quella di creare un gin che la ricordasse, più speziato.
Il Tanqueray Rangpur gin, invece, che oggi è riproposto in una versione limitata, utilizza i lime del Ranqpur, una regione del Bangladesh, che nonostante il nome come gusto assomigliano più al mandarino e d’aspetto sembrano delle arance un po’ schiacciate e bitorzolute.
iG: Cosa significano gli ananas e le asce sulla bottiglia del Tanqueray gin?
FG: E’ lo stemma della famiglia Tanqueray. L’ananas rappresenta il benessere economico, perché solo i ricchi potevano permettersela. Le asce rappresentano le famiglie nobili che hanno partecipato alle Crociate. La forma della bottiglia del Tanqueray gin classico, invece, ricorda gli estintori inglesi del 1800. C’è chi dice che sembra lo shaker continental, ma la bottiglia è stata realizzata prima della nascita dello shaker.