Diageo vende la Distilleria Santa Vittoria a Newlat Food

Newlat Food ha raggiunto un accordo per acquisire l’unico impianto di produzione di Diageo in Italia, cioè la Distilleria Santa Vittoria, in Piemonte. La vendita potrebbe salvare oltre 300 posti di lavoro.

La società italiana Newlat Food, con sede a Reggio Emilia e attiva nei settori lattiero-caseario, pasta e prodotti da forno, ha infatti annunciato di aver firmato un accordo il 13 maggio per acquistare il sito produttivo di Diageo situato a Santa Vittoria d’Alba. L’azienda ha confermato che il piano include la tutela di tutti i 349 lavoratori attualmente impiegati nello stabilimento, attraverso il mantenimento della produzione e l’introduzione di nuovi prodotti.

Secondo Newlat, l’accordo proposto consentirà all’azienda di completare e rafforzare la propria offerta nel settore delle bevande, un comparto in cui genera già oltre 350 milioni di euro di ricavi nel Regno Unito (Newlat ha acquisito lo scorso anno Princes, uno dei maggiori gruppi alimentari e di bevande del Regno Unito, per 700 milioni di sterline). Lo stabilimento piemontese è infatti riconosciuto per la sua ampia esperienza nella produzione di una vasta gamma di bevande alcoliche, prodotti ready-to-drink (RTD) e bevande analcoliche o a bassa gradazione alcolica.

Un portavoce di Diageo ha dichiarato: “In risposta a quanto riportato dai media, Diageo e il New Princes Group, precedentemente noto come Newlat Food, confermano di essere in una fase iniziale di trattative riguardo la possibile acquisizione del sito di Santa Vittoria attualmente di proprietà di Diageo. Qualsiasi sviluppo rilevante sarà comunicato al mercato secondo i requisiti legali e normativi vigenti.”

Diageo non ha specificato quali prodotti vengano realizzati nel suo impianto italiano, ma nel bilancio annuale 2024 ha indicato la produzione di vodka, rum, RTD e bevande analcoliche nel Paese. Inoltre, non è ancora noto se Newlat manterrà la produzione dei prodotti Diageo nello stabilimento attraverso l’accordo proposto.

Nel 2019, Diageo aveva aperto una distilleria da 420.000 euro a Santa Vittoria e aveva aggiunto un gin super-premium al proprio portafoglio Reserve: Villa Ascenti, prodotto con ingredienti locali del Piemonte. Una seconda variante, Villa Ascenti Rosa, è stata lanciata nel 2020.

Lo scorso anno, il gruppo ha inoltre presentato Venturo, un nuovo aperitivo blu prodotto in Italia. Realizzato con limoni siciliani, camomilla blu, rosmarino e sale marino, Venturo è stato distribuito in esclusiva sul mercato italiano.

Con sede a Londra, Diageo opera con stabilimenti produttivi nel Regno Unito (inclusi 30 in Scozia), Irlanda, Messico, Italia e Guatemala. Le vendite del gruppo in Europa sono aumentate dell’1% negli ultimi sei mesi del 2024, ma l’Europa meridionale ha registrato un calo del 6% e l’Europa settentrionale del 10%.

Nel gennaio 2025, Diageo ha chiuso la Chase Distillery, trasferendo la produzione in Scozia a causa di un “cambiamento sostanziale” nelle categorie vodka e gin. Un mese dopo, la filiale indiana di Diageo ha annunciato la chiusura del suo impianto produttivo di 160 anni a Hyderabad, nello stato del Telangana, a causa della “dinamica di mercato in evoluzione e infrastrutture obsolete”. Negli ultimi 12 mesi, l’azienda ha effettuato numerosi disinvestimenti, tra cui la vendita dei marchi rum Pampero, rum Cacique e del liquore Safari. Diageo ha inoltre ritirato il proprio investimento da Distill Ventures, operazione che ha comportato perdite di posti di lavoro.