Interviste

I gin del Gin Day: Mì&Tì Gin - all you need is love

Vanessa Piromallo
September 22, 2017

Cosa regalarsi per i 30 anni di matrimonio? Una coppia di gin! Intervista a Lele e Rossella Saporiti, creatori dei gin Mì&Tì

Mì&Tì Gin, una coppia di gin che nasce da una coppia reale, due appassionati di gin che per festeggiare l’anniversario di matrimonio hanno voluto fare le cose in grande, regalando al mondo e a se stessi due gin unici e complementari. L’eccellenza italiana e l’amore per il gin vanno di pari passo, ma soprattutto sono il segreto di una vita matrimoniale felice, almeno per Lele e Rossella Saporiti, i due creatori di Mì&Tì Gin, che abbiamo intervistato per farci raccontare la storia dei loro fantastici gin.

Mì&Tì, due gin uniti dall’amore e dalla passione

Ciao Lele, ciao Rossella. Un preludio necessario alla spiegazione dei vostri gin è il racconto della vostra storia d’amore; come è nata?

Ci siamo conosciuti al liceo, eravamo a scuola insieme, poi ci siamo fidanzati. Abbiamo fatto assieme l’Università e alla fine ci siamo sposati. Quest’anno festeggiamo trent’anni di matrimonio!

Venite da due professioni diverse, ma siete accomunati dalla passione per il gin e per i viaggi, giusto?

Sì, io (Lele), sono il presidente di Saporiti Italia, una delle aziende leader a livello internazionale nel mondo dell’arredo e del design. Rossella invece organizza e produce eventi in Italia e all’estero per aziende e privati. Entrambi viaggiamo moltissimo per lavoro, ma anche per piacere.

Rossella e Lele Saporiti con i loro Mì&Tì

E con due lavori così diversi come vi è venuto in mente di creare due gin?

Come dicevamo, quest’anno festeggiamo trent’anno di matrimonio. In passato abbiamo organizzato feste piuttosto divertenti, ma questa volta abbiamo pensato di esprimere la nostra passione per il gin creandone uno, così avremmo potuto fare festa a ogni evento di presentazione del prodotto! L’idea è nata così, ma i gin che abbiamo sviluppato sono prodotti molto seri e di alta qualità. Un tempo il gin non aveva la fama di cui gode oggi e non era concepito come un distillato da provare e con cui sperimentare. Anni fa, quando ancora il whisky doppio malto non era così conosciuto in Italia, durante un viaggio in Scozia rimanemmo incantati dalla grande varietà che esisteva dietro a questo distillato. poi abbiamo fatto anche tour alla scoperta dello Champagne, della birra eccetera. C’è una grande cultura dietro ognuna di queste cose e finalmente è stata riconosciuta anche quella che sta dietro al gin, con le sue varietà di botaniche e tutto il resto.

A chi siete rivolti per aiutarvi nell’impresa?

Il primo grande aiuto lo abbiamo ricevuto da Tommaso Coppo, il barman del Drop Cafè di casale Monferrato, in provincia di Alessandria. Ha oltre duecento etichette e il suo aiuto è stato fondamentale per creare due gin perfetti per la miscelazione. L’altro aiuto è arrivato da Origine Green Spirits, una distilleria molto curata nelle colline savonesi. Grazie a loro abbiamo potuto prima sperimentare sia le botaniche italiane raccolte nella zona e provenienti da agricoltura biologica sia le due botaniche orientali di Gin Mì.

Come sono stati sviluppati Mì&Tì Gin?

Abbiamo fatto diverse prove con la distilleria per circa nove mesi. Al termine di questo percorso abbiamo deciso gli assemblaggi dei due gin. Gin Mì è più secco, studiato per preparare un Martini Cocktail intenso e profumato, con una gradazione del 50%. Gin Tì è più fruttato e floreale, dai profumi più immediati, con una gradazione del 45%, perfetto per le chi ama il Gin Tonic.

Entrambi sono gin intensi, dove il ginepro rappresenta l’80% delle botaniche ed è quindi nettamente dominante. Ci sono poi altre quattro botaniche comuni, che sono limone, rosa, salvia e liquirizia. A queste in Gin Mì vengono aggiunti lo yuzu e il tè Lapsang Souchong. Lo yuzu è un agrume giapponese profumatissimo e leggermente aromatico, con un aroma che ricorda il pompelmo e il frutto della passione. Il tè dal sapore affumicato invece regala al gin quei sentori secchi di tabacco che secondo me lo rendono proprio perfetto per il cocktail Martini. In ogni caso le note di queste due botaniche non sono dominanti, rispetto al ginepro, proprio perché volevamo ottenere un gin vero, “classico”. Per Gin Tì invece abbiamo scelto ciliegia e camomilla, che aggiungono profumi fruttati e floreali, ma anche in questo caso che fanno solo da sottofondo al ginepro.

I gin sono prodotti con un processo di doppia distillazione. Partiamo da un distillato di grano biologico nel quale sono infuse separatamente e per tempi diversi le varie botaniche. Gli alcolati così ottenuti vengono poi miscelati secondo la nostra formula esclusiva ed infine nuovamente distillati E’ proprio questa doppia distillazione che dona morbidezza e complessità ai gin. Viene infine aggiunta acqua pura di fonte delle Alpi, per ridurre le gradazioni a 50 gradi per Gin Mì e 45 per Gin Tì.

Siamo d’accordo! E quindi come sta andando questa nuovissima avventura?

Siamo contentissimi. Non possiamo avere dati di vendita, ovviamente, perché la presentazione ufficiale è stata il 10 settembre al Gin Day, ma lì abbiamo ricevuto tantissimi complimenti, soprattutto da barman e professionisti del settore. Ci ha fatto molto piacere anche che i due gin siano stati apprezzati da questi professionisti sia come prodotti da miscelazione, che come gin da degustare puri o on the rocks!

Prima ancora della qualità del gin, però, risalta subito la cura per il packaging. Come è stato realizzato?

Sì, c’è stata tanta ricerca anche per la scelta delle bottiglie, della grafica, della confezione. Al termine di un lungo processo di ricerca abbiamo scelto una bottiglia molto compatta (da 500 ml), ma molto solida, “pesante”, in vetro scuro colorato in pasta.

Dopo vari studi per le etichette, abbiamo deciso di chiedere a Elena Doria, un’artista che utilizza la tecnica del tatuaggio per illustrazioni e decorazioni, di creare due disegni per i due gin. Elena ha “tatuato” (in realtà serigrafato) le botaniche usate per i due gin sulle due bottiglie, le quali  quindi differiscono leggermente l’una dall’altra.

Abbiamo deciso di creare anche una scatola che raccogliesse entrambe le bottiglie perché abbiamo piacere che i due gin vengano provati insieme. Anche se noi li proponiamo uno per il Martini e uno per il Gin Tonic, sono entrambi molto versatili e perfetti per molte miscelazioni. Inoltre, un modo molto divertente per capirli – e per conoscere meglio le tecniche di produzione del gin – è quello di provare i due gin diversi per uno stesso drink; in questo modo si riesce a percepire bene l’influenza che hanno le diverse botaniche (e le diverse gradazioni) sul cocktail.

Quali sono i vostri drink preferiti?

Entrambi amiamo molto il Martini e ci piace andare alla ricerca dei locali nel mondo dove vengono serviti. Amiamo la sua storia e i locali storici che la contraddistinguono. A Rossella comunque piace tantissimo il Gin Tonic e io (Lele) sono davvero un grandissimo amante del Dry Martini, sono una di quelle persone che “scola il vermouth dal ghiaccio”. Comunque con Tommaso Coppo abbiamo creato una drink list con i nostri “best serve”, alcuni cocktail studiati ad hoc più una serie di variazioni sui cocktail classici e sul Gin Tonic. Un esempio è il “Last Tonic”, un Gin Tonic con Gin Tì e fiori di camomilla, per chiudere una serata in bellezza e dormire con sogni d’oro.

 

Leggi la scheda di Gin Mì nell’Enciclopedia del Gin

Leggi la scheda di Gin Tì nell’Enciclopedia del Gin

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