L’imperialismo britannico è importante per la storia del gin perché da una parte i militari hanno sempre trovato conforto nell’alcol e dall’altra ha fatto sì che moltissimi inglesi abbiano voluto portare parte della civiltà britannica nelle colonie dove sono andati a vivere.
Nel XVIII secolo la Navy Royal divenne un ente statale e prese il nome di Royal Navy e sulle navi si creò una classe gerarchica basata sugli alcolici: i marinai bevevano rum, gli ufficiali gin. La distilleria Plymouth, tutt’ora attiva, era il principale fornitore della Marina, consegnando 1000 barili all’anno di gin a gradazione speciale solo per essa: 100 UK proof gin, cioè gin al 57% vol. Questa gradazione era chiamata “Naval Strength” e tuttora i gin denominati “Navy Strength” sono quelli con una gradazione pari o superiore al 57% vol. Il motivo è che, contenendo più alcol che acqua, se per caso un barile si fosse rotto riversandosi su quelli della polvere da sparo, quest’ultima avrebbe continuato a prendere fuoco e dunque a funzionare.