Comunque una cosa da ricchi, che giustifica il suo costo, oltre che per l’atmosfera sopraffina in cui viene servito, anche per il contenuto del bicchiere. Elemento numero uno è il Gin della Nolet’s Reserve, roba da 700 dollari a bottiglia, più spese di spedizione. Ha fra le sue botaniche sia la verbena che un costosissimo zafferano e le sue bottiglie vengono approvate una ad una dal proprietario Carolus Nolet senior, alla decima generazione di distillatori. Poi c’è un liquore al maraschino invecchiato in botti di ciliegio, liquore Chartreuse verde francese vintage che risale agli anni Venti e succo di lime chiarificato. Last but not least, il drink viene guarnito con una ciliegia amarena avvolta in foglia d’oro, su un letto di zafferano e accompagnato da perle di caviale vodka Beluga con kaffir lime (o combava). Come se non bastasse, ad accompagnare il drink ci sono una serie di side preparati dalle cucine del ristorante due stelle Michelin dell’hotel.
Ancora non siete convinti dell’investimento? Parliamo quindi del bicchiere, che per chi volesse affrontare il cimento rimarrebbe come souvenir: si tratta del cosiddetto vetro Tsar, ovvero zar, che prende il nome dallo zar Nicola II, per il quale il bicchiere fu progettato nel 1909. Il valore commerciale di ciascun bicchiere supera ampiamente i tremila dollari, ed ecco che i conti tornano. Sempre per chi è così sfacciatamente ricco da poterselo permettere!