Melissa: cosa è
Specie erbacea perenne della famiglia delle Lamiaceae (Labiatae), molto diffusa allo stato spontaneo nell’area mediterranea, ma anche coltivata. Il nome “melissa” (in greco = ape) è stato attribuito a questa specie per la preferenza delle api verso i fiori di questa pianta, dalla quale si ottiene dunque un ottimo miele.
È facilmente riconoscibile per il suo sapore aromatico e piccante e per l’odore che richiama quello del limone. Ha fusto ramoso, alto dai 40 agli 80 cm; foglie opposte, dentate ai margini e alquanto pelose, fiori prima giallastri e poi azzurri a completa fioritura, che si riuniscono in
mazzetti ascellari raggruppati in una spiga. Se ne raccolgono le sommità fiorite e le foglie, le prime a completa fioritura le altre a primavera, e si lasciano poi essiccare all’ombra per poterle conservare a lungo, purché tenute lontane dalla umidità. Contengono sostanze tanniche, resine, mucillagine, un olio essenziale, citronellolo e altri principi attivi ad azione preminentemente colagoga, antispasmodica e antinervina. Si adopera contro ogni tipo di disturbo nervoso, insonnia, ipocondria, cardiopalmo, cefalea, spossatezza, spasmi allo stomaco e all’intestino, amenorrea, dolori nevralgici e stati depressivi.
Il contenuto di olio essenziale è piuttosto basso, dallo 0,02 allo 0,20%, per cui l’essenza è molto costosa e difficilmente reperibile in commercio. L’essenza è incolore o leggermente giallino, il cui aroma ricorda il limone, con un sapore di citrato, un po’ acre ed amaro. Contiene essenzialmente citale (20-30%), citronellolo, geraniolo, linalolo, sono presenti anche vari sesquiterpeni.