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Problemi nel mondo del gin a causa della Brexit: la fornitura di ginepro

Vanessa Piromallo
September 2, 2019

In quali modi l'uscita dell'Inghilterra dalla UE influenzerà il commercio del gin? La Brexit influirà anche sull'Italia per l'esportazione del ginepro?

Le conseguenze della votazione da parte degli inglesi di uscire dall’Unione Europea si riflettono già su moltissimi punti di vista. Sicuramente anche il settore dei distillati subirà dei cambiamenti non solo per quel che concerne la libera circolazione delle bottiglie all’interno della UE da e verso l’Inghilterra, ma anche per quel che riguarda la fornitura delle botaniche. Gli esperti del settore infatti stimano che a causa della Brexit l’isola si troverà a corto di bacche di ginepro per la produzione di gin, in gran parte al momento di origine italiana.

Ci dobbiamo aspettare meno gin britannico?

Alcuni produttori inglesi stanno tentando di sopperire a questo problema creando i propri gineprai. Un esempio è Naomi Joy, produttrice di Vicars Gin nella sua Oakhampton Estate, nel Worcestershire. WSTA (Wine and Spirit Trade Association) infatti ha avvertito che un “no-deal” Brexit potrebbe minacciare l’importazione di ginepro dal Mediterraneo ed essere potenziale causa della fine per il gin britannico. La minaccia non è solo politica, poiché l’isola sta anche subendo una prolificazione di funghi che sono letali per le piante di ginepro.

Naomy Joy, in risposta a queste problematiche, ha deciso di piantare nella sua tenuta una cinquantina di piante di ginepro poco più di un mese fa. In questo modo spera che, in caso di carenza nella fornitura, possa avere sempre a disposizione le proprie piante e magari poter rifornire anche altri produttori, che infatti stanno mostrando interesse verso questa possibilità. A suo vantaggio ha il clima e il terreno della zona, particolarmente favorevoli, però ci vogliono dai 3 ai 5 anni prima di poter raccogliere le bacche di ginepro dopo aver piantato.

Joy non è l’unica ad aver avuto l’idea e sono altri i produttori inglesi di gin che stanno creando i propri gineprai. Alcuni si sono trovati a dover combattere con questo fungo letale che sta colpendo il paese, altri stanno semplicemente aspettando che passino gli anni necessari al primo raccolto. In ogni caso noi ci chiediamo: si parla tanto di come la Brexit cambierà la vita e l’industria in Inghilterra, ma in che modo potrà causare problemi negli altri Stati Europei? C’è un qualche rischio per gli esportatori di ginepro dall’Italia? Se tra i nostri lettori c’è qualcuno coinvolto in questo business vi invitiamo a condividere con noi la vostra esperienza e il vostro pensiero!

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