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Revive Gin: in Giappone la birra avanzata diventa gin

Vanessa Piromallo
August 19, 2020

Per non sprecare la birra invendute tre aziende giapponesi si uniscono per produrre Revive Gin e sostenere l'economia locale

Dalla collaborazione di tre aziende di bevande giapponesi nasce Revive Gin, il gin che dona nuova vita alla birra che altrimenti sarebbe stata gettata. Grazie a questa unione di forze infatti è stato trovato un modo per distillare gin a partire dalla birra e i ricavi contribuiranno a supportare le attività locali dedicate alla cultura e all’intrattenimento.

Collaborazione, sostenibilità e beneficenza: la risposta dal mondo del gin all’emergenza sanitaria

A causa delle restrizioni per il contenimento della pandemia, in Giappone le vendite di birra ad Aprile sono state del 52,1% inferiori rispetto all’anno precedente durante lo stesso mese. Per non sprecare tutta questa birra invenduta, la Ethical Spirits & Co, ABInBev Japan e la Gekkeikan Sake Company hanno cominciato a lavorare assieme in questo progetto atto a distillare la birra per trasformarla in gin, Revive Gin.

ABInBev Japan è il maggiore produttore di birra nipponico, proprietario del marchio Budweiser in Giappone. L’azienda ha fornito ha Gekkeikan Sake Company 20,000 litri di birra e quest’ultima si è occupata della distillazione. The Ethical Spirits & Co si sta invece ora occupando della distribuzione di Revive Gin. In precedenza questa azienda, che si occupa di supportare la sostenibilità nel settore del beverage, aveva già lavorato con Masumi, produttore di sake, per utilizzare gli scarti della produzione del sake nella produzione di gin.

Il metodo di produzione di revive Gin è interessante sotto diversi aspetti: nella birra viene immerso legno di faggio giapponese prima della distillazione, poi vengono aggiunte le altre botaniche, tra le quali bacche di ginepro, luppolo e scorza di limone. Viene portato a una gradazione del 40% vol. Al palato è descritto come “leggero, elegante, con note sapide e speziate.

Il lancio ufficiale avverrà in Giappone il 1 Settembre e le bottiglie da 360ml hanno un costo di 5.500 Yen (circa 44 Euro). Parte dei ricavi saranno donati ad artisti e ad attività locali dedicate a cultura e intrattenimento, settori duramente colpiti dall’emergenza Covid (in Giappone sono state stimate perdite per 175 miliardi di Yen.

 

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