Recensioni

Dalla Sardegna, Dhea Hops Dry Gin: il gin con Luppoli e Pompia

Vanessa Piromallo
November 17, 2023

Luppolo neozalendese e Pompia, agrume endemico sardo, si uniscono al ginepro per dare vita all'incredibile Dhea Hops Dry Gin.

Si sa, la Sardegna dà sempre grandi soddisfazioni quando si parla di gin e infatti una delle nostre più recenti scoperte da cui siamo rimasti completamente affascinati è Dhea Hops Dry Gin, ispirato al mondo brassicolo e quindi con luppoli utilizzati come botanica principale, e legato al suo territorio, la Sardegna, da cui ha preso l’agrume endemico Pompia. Oggi vi raccontiamo quindi la storia di Dhea Gin assieme al suo ideatore, Alessandro Ruda.

dhea hops dry gin

Come nasce Dhea Hops Dry Gin?

Nasce dal piacere della scoperta, dal fascino della sorpresa. Nel 2015 ho infatti scoperto che il gin era diventato l’opportunità di esplorare un mondo di sfumature, sapori e profumi, cancellando quel brutto ricordo dei drink da discoteca. Da molti anni coltivo la mia passione per la birra artigianale, che produco in casa per diletto, così mi è venuta l’idea di fare un gin che si collegasse all’amore per la birra. Ho condiviso questa idea con l’amico Emilio Rocchino, produttore dei liquori Macchia Mediterranea, e mi ha consigliato di rivolgermi a una distilleria vicina, Lucrezio R., a Berchidda. Il distillatore ed Emilio mi hanno così aiutato ad affinare la ricetta che volevo per il mio gin.

Quali sono le botaniche particolari che hai scelto per Dhea gin?

Innanzitutto ho selezionato dei luppoli neozelandesi che avevo già utilizzato per la mia birra casalinga e che mi erano piaciuti particolarmente. Hanno la caratteristica di avere un basso contenuto di alfa acidi, responsabili del sapore amaro del luppolo. Inoltre, in distillazione non avviene la reazione di isomerizzazione degli alfa acidi (che si scatena nella fase di bollitura durante la produzione della birra), quindi questi luppoli riescono a rilasciare tutte le loro fragranze senza venire soverchiati dalla sensazione amara.

Il mio obiettivo era da subito realizzare un gin semplice nella sua composizione botanica ma complesso nel gusto. Per questo motivo ho voluto aggiungere solo la Pompia oltre al ginepro e al luppolo, selezionando così solo tre ingredienti.

Ho scelto questo agrume non solo per dare la giusta complessità e miscelabilità al gin, ma anche perché è endemico della Baronia. Hanno creato piccole coltivazioni anche in altre zone, ma è solo qui che il frutto mantiene tutte le sue caratteristiche organolettiche tipiche.

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Da cosa deriva il nome Dhea?

In molti pensano che il nome Dhea si riferisca all’immagine femminile in etichetta. In realtà quest’ultima, disegnata a mano da un giovane artista olviese, si ispira a una foto che ha visto mia moglie di un ginepro che cresce nell’altopiano di Oliena, la cui forma ricorda una donna. Da qui l’idea di dare vita in un’illustrazione a questa fanciulla-ginepro, dandole però una chioma di luppolo.

Il nome Dhea invece deriva da un articolo che ho letto io, dove si parlava di un’innovativa tecnica brassicola dal nome Dry Hopping Estrazione Alcolica. L’acronimo DHEA mi è piaciuto e l’ho scelto per il mio gin, per il quale ero in cerca di un nome che richiamasse in qualche modo il mondo della birra.

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Quali sono i tuoi cocktail preferiti con Dhea Gin?

Il mio cocktail preferito con Dhea Gin è il Negroni perché anche in un drink così complesso riescono ad emergere i sapori del gin e a dare il giusto carattere. Poi, ovviamente, lo amo nel Gin Tonic.

Moltissimi lo apprezzano nel Martini, con twist di oliva perché le sensazioni agrumate della Pompia non hanno bisogno del supporto della scorza di limone per emergere.

Lavorando con diversi bartender ho scoperto che Dhea Gin si sposa benissimo con succhi di mela limpida e mela e zenzero.

Prova Dhea Gin

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