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Queer Spirits punta a creare la prima distilleria cooperativa LGBTQ+ al mondo

Vanessa Piromallo
July 3, 2025

Queer Spirits ha lanciato una campagna di crowdfunding per realizzare la prima distilleria di proprietà comunitaria LGBTQ+

La start-up britannica Queer Spirits ha lanciato una campagna di crowdfunding con l’obiettivo di raccogliere fino a 300.000 sterline (circa 402.000 dollari) per realizzare la prima distilleria di proprietà comunitaria LGBTQ+. Fondata nel 2022 da Oli Powell e Jon Gronow, una coppia nella vita e nel lavoro, Queer Spirits ha esordito con un gin che ha registrato un tutto esaurito nella fase pilota. Forte di questo successo, l’azienda intende ora costruire un impianto produttivo dedicato a Londra, che sia al tempo stesso uno spazio di distillazione, incontro e cultura queer.

Una distilleria che è anche spazio culturale

La campagna punta a raccogliere almeno 100.000 sterline per allestire la sede, acquistare un alambicco da 100 litri e altre attrezzature per la produzione artigianale, e ampliare la gamma con spirits analcolici e cocktail pronti da bere.

Tra i prossimi lanci in programma: una vodka, un rum e un Tequila realizzato in collaborazione con una distilleria femminile in Jalisco, Messico. Ma l’ambizione di Queer Spirits va oltre la produzione: il progetto prevede l’apertura di nuove sedi a Manchester, Brighton, Glasgow e in altre città del Regno Unito. Questi spazi fungeranno da punti vendita, location per degustazioni, eventi, raccolte fondi e piattaforme per artisti, performer e cultura queer emergente.

Un modello cooperativo per rafforzare la comunità

“Abbiamo creato Queer Spirits per fare la differenza”, ha dichiarato Powell. “Gli spazi queer sono oggi più cruciali che mai. Offrendo alla comunità una reale forma di proprietà e voce in capitolo, stiamo costruendo qualcosa di cui essere orgogliosi.”

Dal 2006 a oggi, più della metà dei locali LGBTQ+ del Regno Unito — come il celebre G-A-Y — ha chiuso, secondo i dati dell’azienda. Queer Spirits vuole invertire questa tendenza con un modello imprenditoriale cooperativo e inclusivo, che venda i suoi distillati sia al pubblico che ai locali, reinvestendo i ricavi nel sostegno diretto a bar, club e spazi comunitari LGBTQ+ messi in crisi da affitti in aumento, gentrificazione e carenza di investimenti.

Un investimento con un ritorno sociale (e finanziario)

Gli investitori, a partire dal terzo anno, potranno aspettarsi un ritorno annuo del 6%, con in più il diritto a un voto da esercitare durante le assemblee annuali della cooperativa.

“Queer Spirits è un progetto per rafforzare il potere della comunità e celebrare l’identità queer tutto l’anno”, ha aggiunto Gronow. “Con il sostegno degli investitori, daremo vita alla prima distilleria cooperativa LGBTQ+ al mondo e a nuovi spazi dove la comunità possa crescere, esprimersi e sentirsi rappresentata.”

Il debutto: Queer Gin, un inno liquido all’identità queer

Il primo prodotto firmato Queer Spirits è stato il Queer Gin, un gin artigianale che ha saputo coniugare qualità tecnica e identità culturale. Lanciato in edizione limitata nel 2022, è andato esaurito in poche settimane, conquistando non solo il pubblico LGBTQ+, ma anche gli appassionati di gin alla ricerca di qualcosa di autentico e significativo.

La ricetta combina botaniche classiche del gin — come ginepro, coriandolo e angelica — con note più audaci e distintive, tra cui fiori di sambuco, lavanda e pepe rosa. Il risultato è un distillato floreale, leggermente speziato e molto espressivo, pensato per essere bevuto sia in purezza che in miscelazione.

Ma più del profilo aromatico, a colpire è stata la filosofia del prodotto: Queer Gin non è solo un gin, è una dichiarazione d’identità. Il packaging, con una grafica audace e inclusiva, celebra l’estetica queer e racconta, fin dall’etichetta, l’impegno sociale dell’azienda.

Il successo di Queer Gin ha dimostrato che esiste un mercato pronto ad accogliere non solo prodotti di qualità, ma anche brand che parlano la lingua delle comunità, delle storie e dei valori. È stato il trampolino di lancio ideale per una realtà che oggi punta a rivoluzionare il mondo della distillazione con un modello radicalmente nuovo: inclusivo, partecipativo e comunitario.

 

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