Ciao Stefano, raccontaci la storia della nascita di Gin Testacoda
Ad aver creato Gin Testacoda siamo tre amici. Ci conosciamo da tanto tempo e da sempre abbiamo la passione per il gin. L’idea è nata alla fine del 2017: tanti gin nuovi continuavano a uscire sul mercato e noi frequentavamo assiduamente il locale di un nostro amico in cui ci sono oltre duecento etichette di gin in bottigliera, quindi abbiamo pensato “perché non dovrebbe esserci anche il nostro gin?” Gli altri amici ci prendevano in giro anche perché non avevamo nessuno esperienza, tutti e tre abbiamo lavori in settori differenti. L’idea nasce quindi dalla nostra passione, dalla curiosità e dalla voglia di provare a fare qualcosa di nostro, ma non avevamo obiettivi di vendita.
Abbiamo comprato un alambicco piccolo, da dieci litri, a bagnomaria che ci sembrava abbastanza professionale e abbiamo cominciato a studiare manuali di distillazione, soprattutto quelli degli antichi monaci – ho dovuto anche chiedere aiuto al mio vecchio professore di latino!
Volevamo creare un London Dry che unisse in modo buono e sensato i gusti di ognuno di noi. I primi esperimenti erano inguardabili, non solo imbevibili! Stavamo ancora imparando, ma dopo un anno di prove poco soddisfacenti stavamo cominciando a demoralizzarci. Però è avvenuto l’incontro del destino. Io sono anche appassionato di whisky e mi trovavo in Scozia a fare un giro in alcune distillerie e un master distiller mi ha dato alcune dritte davvero illuminanti.