Eccoci a un nuovo appuntamento con il sake! Come annunciato la scorsa volta, oggi parleremo di riso che, assieme all’acqua, è l’unico ingrediente che non può mancare per produrre la bevanda nipponica. Ci sono alcune domande che nascono spontaneamente: tutto il riso va bene per produrre sake? Esistono tipologie specifiche? Come si sceglie un riso da sake?
In teoria il sake si può produrre anche con il normale riso da tavola (ippanmai, 一般米), ma questo non avviene: vi ricordate gli step produttivi? Il riso viene passato attraverso delle macchine che ne abradono la parte esterna “impura” per conservare solo il nucleo di amido del chicco. Nel riso comune questo “cuore” di puro amido (shinpaku, 心拍), è molto piccolo e questo è solo una degli aspetti che deve avere un buon riso da sake (sakamai 酒米 o, in “legalese” shuzokotekimai 酒造好適米). Esistono tipologie di riso con caratteristiche particolari, selezionate per ottenere un prodotto di qualità e per facilitare il processo di produzione, obiettivi difficili da raggiungere con il normale riso da tavola.