Storia e Distillazione

Che cosa significa "Overproof" e "Navy Strength"?

Vanessa Piromallo
March 1, 2022

Qual è la storia dei termini Navy Strength e Overproof? Perché c'è tanta confusione nell'uso di queste definizioni?

Prima del 1816 non esisteva un modo preciso per stabilire la gradazione dei distillati e quindi, sulla base dei metodi inventati dalla Marina Reale Britannica, sono stati coniati i termini generici Overproof e Navy Strength. All’epoca, infatti, per capire il livello di gradazione del rum e del gin caricati sulle navi, si aggiungeva un po’ di polvere da sparo a un poco del distillato, poi con una lente di ingrandimento e sfruttando i raggi del sole si cercava di far prendere fuoco al gin o al rum. Se questo prendeva fuoco allora era a una gradazione definita Navy Strength, se esplodeva era Overproof, mentre se non succedeva nulla voleva dire che il distillato era stato eccessivamente annacquato e quindi era a una gradazione troppo bassa.

Che confusione!

Questo controllo era molto importante non solo per verificare che il commerciante non cercasse di guadagnare più del dovuto alle spalle della Royal Navy vendendo un prodotto troppo annacquato, ma soprattutto perché polvere da sparo e barili erano conservati nella stessa stiva e dunque, in caso di fuoriuscita del distillato, la polvere bagnata sarebbe comunque stata in grado di prendere fuoco e quindi di essere utilizzata per sparare le cannonate a eventuali navi nemiche.

Navy Strength Gin

Con l’invenzione dell’idrometro da parte di Bartholomew Sikes, nel 1816, è diventato possibile misurare in modo più preciso la gradazione degli alcolici. Utilizzando questo strumento ed effettuando test su un centinaio di rum, la Royal Navy ha stabilito che la gradazione standard “Navy Strength” fosse al 54,5% alc./vol. Cioè 95.5° nella scala di Sikes. Questo standard è rimasto fino al 1980, quando il Regno Unito ha adottato il sistema proposto dall’Unione Europea per unificare le scale di misurazione. Il sistema della UE si basa sulla scala di Gay-Lussac, che misura la quantità di etanolo in percentuale rispetto al volume totale e non in gradi.

Oggi è comune definire “Navy Strength” i distillati al 57% vol. anziché al 54,5% per via di una confusione che alcuni brand hanno fatto tra “English Proof” e “Navy Strength”. Ciò vale anche per altri distillati, ma l’uso di chiamare Navy i gin oltre il 57% è particolarmente usato proprio nel mondo del gin. Nel mondo del rum c’è invece confusione con il termine “Overproof”, utilizzato tendenzialmente per tutti quelli superiori al 50% vol. In questo caso la confusione deriva dal sistema adottato dagli USA, dove il 50% vol. è indicato come 100° proof. In pratica queste sono le differenze tra le diverse scale: l’alcol puro è al 100% vol. secondo la scala di Gay-Lussac da noi adottata, che equivale a 175° English proof (scala di Sikes) e a 200° US proof. Per non confondersi bisogna fare attenzione a come viene indicata la gradazione sulle bottiglie e non guardare solamente le definizioni generiche di Navy Strength e di Overproof.

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