5 garnish bizzarri per il vostro gin tonic

The Gin Lady
March 8, 2018

Non solo spezie abbinate alle botaniche, ma anche idee originali e ingredienti ricercati, per un gin tonic originale e aromatico

Dopo aver riempito la bottigliera, dopo esser diventati i migliori clienti del vostro negozio di spezie, dopo esservi fatti un giardino sul balcone per aromatizzare il vostro gin tonic… è arrivato il momento di puntare più in alto e cercare qualcosa di ancora più insolito per il vostro drink.

La vostra Gin Lady è andata alla ricerca di cinque ingredienti non solo originali, ma anche interessanti per rendere il vostro gin tonic unico. Senza contare che il vostro cocktail preferito diventerà un vero e proprio viaggio, fra agrumi australiani, peperoncini americani ed erbette irlandesi.

Non ci sono limiti ormai a quello che si può mettere nel Gin Tonic…

Finger Lime

Avete mai visto il caviale giallo o rosa? Se la risposta è no, evidentemente non vi siete mai imbattuti in un finger lime. Originario dell’Australia, questo curioso agrume viene fuori dalla sua buccia in forma di piccole palline, che sembrano appunto caviale. Messo in un gin tonic, diventa un gioco divertente di accostamento con le bollicine della tonica.

Finger Lime

Petali di rosa

È sempre più facile vedere boccioli di rosa secchi che galleggiano sui cocktail (con qualche difficoltà a scansarli quando si beve), meno comune è vedere in miscelazione i petali freschi del suddetto fiore. I primi a usarli furono gli chef francesi ai tempi della nouvelle cuisine, ma ricordatevi, qualsiasi sia la ricetta, di scegliere fiori coltivati in agricoltura biologica, così da non contaminare la pietanza con sostanze tossiche pericolose. Detto questo, vi potrete sbizzarrire con i colori e rendere il vostro gin tonic molto femminile.

Pomodoro

In Spagna il Gin Tonic con il pomodoro va forte, ma attenzione, perché il rischio di sconfinare nell’insalata è sempre dietro l’angolo. Qualche colorato ciliegino o datterino, giallo o rosso o entrambi a far contrasto, tenuti interi per non disperdere succo e fastidiosi semini, e qualche foglia di basilico, però, saranno sicuramente un accompagnamento coordinato con un gin tonic di ispirazione spagnola. E quando si dice Spagna, si dice Gin Mare.

Kit Botaniche di ginShop, con boccioli di rosa, lavanda, fiori di sambuco, fiori d’arancio e Fava Tonka

Peperoncino

L’utilizzo del peperoncino, in sé, può non sembrare un garnish particolarmente esotico, ma è la scelta del tipo peperoncino a renderlo tale. Un peperoncino nostrano per qualsiasi calabrese che si rispetti sembrerà acqua fresca, sfidatelo quindi con un habanero orange o red o, ancor meglio, con uno di quelli con la coda a scorpione, che letteralmente pungono la lingua. Fino a qualche anno fa il Trinidad Moruga Scorpion, il terribile peperoncino dei Caraibi, che misura 2 milioni sulla scala di Scoville, era il re della piccantezza, ma è stato è stato battuto da un altro ibrido, il Carolina Reaper, creato in South Carolina. La sua potenza tocca i 2,2 milioni sulla scala di Scoville.

Trifoglio

Mancano pochi giorni a San Patrizio e non si poteva non rivolgere un pensiero agli amici irlandesi, il cui simbolo è il trifoglio. Nei ristoranti eleganti, dove si colorano i piatti con fiori e foglie, questa simpatica erbetta infestante è presente in abbondanza. In più, volete mettere lo sfizio di contare le foglioline una per una alla ricerca di un fortunato quadrifoglio nel vostro drink? Si trova nei negozi specializzati, al reparto “fiori eduli” e con le sue dolci note di liquirizia si adatta perfettamente a un gin tonic, per il quale avrete scelto magari un The Exiles Irish Gin. Naturalmente si tratta di un’etichetta irlandese ed è l’unico gin a contenere trifoglio fra le sue botaniche.

Gin Tonic al peperoncino

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