Peperoncino
L’utilizzo del peperoncino, in sé, può non sembrare un garnish particolarmente esotico, ma è la scelta del tipo peperoncino a renderlo tale. Un peperoncino nostrano per qualsiasi calabrese che si rispetti sembrerà acqua fresca, sfidatelo quindi con un habanero orange o red o, ancor meglio, con uno di quelli con la coda a scorpione, che letteralmente pungono la lingua. Fino a qualche anno fa il Trinidad Moruga Scorpion, il terribile peperoncino dei Caraibi, che misura 2 milioni sulla scala di Scoville, era il re della piccantezza, ma è stato è stato battuto da un altro ibrido, il Carolina Reaper, creato in South Carolina. La sua potenza tocca i 2,2 milioni sulla scala di Scoville.
Trifoglio
Mancano pochi giorni a San Patrizio e non si poteva non rivolgere un pensiero agli amici irlandesi, il cui simbolo è il trifoglio. Nei ristoranti eleganti, dove si colorano i piatti con fiori e foglie, questa simpatica erbetta infestante è presente in abbondanza. In più, volete mettere lo sfizio di contare le foglioline una per una alla ricerca di un fortunato quadrifoglio nel vostro drink? Si trova nei negozi specializzati, al reparto “fiori eduli” e con le sue dolci note di liquirizia si adatta perfettamente a un gin tonic, per il quale avrete scelto magari un The Exiles Irish Gin. Naturalmente si tratta di un’etichetta irlandese ed è l’unico gin a contenere trifoglio fra le sue botaniche.