Il cocktail abbinato al paese.
Certo, quando usciamo dall’Europa le cose si fanno decisamente più difficili. Se avete deciso di puntare uno stato arabo dovrete fare i conti con la religione musulmana che vieta di assumere alcol, mentre se preferite uno stato sudamericano, beh lì si va su altri tipi di distillati e i gin iniziano a scarseggiare. Se avete organizzato una serata a tema, in occasione di qualche partita importante, studiate se nella tradizione di quel paese c’è un drink a base gin e, se non ci fosse, potrete ricorrere sempre a un “twist”, come suggeriscono i barman. Ovvero prendete il miscelato più rappresentativo e stupite i vostri ospiti con una variazione. Ad esempio, stasera si gioca Francia-Perù: gli amici che tifano Francia potranno sorseggiare un French 75, drink beverino a base di champagne, gin e succo di limone; i tifosi peruviani saranno soddisfatti con un twist del Pisco Sour a base gin.
Proponete un drinking game.
Per qualcuno dei vostri ospiti, però, vedere una partita di calcio senza avere neanche la propria nazionale per cui tifare potrà sembrare davvero una tortura. Quindi? Rendete la serata più entusiasmante aggiungendo un po’ di pepe con un “drinking game”. Divertitevi con piccole scommesse con cocktail come ricompensa. Oppure un sorso ogni volta che l’arbitro fischia o che un giocatore si tuffa. Ma anche, se volete mettere alla prova i vostri amici calciofili, togliete l’audio e fate arbitrare loro: chi sbaglia (o azzecca, dipende da quanto siete cattivi) le decisioni arbitrali vince uno shot.