Finalmente sono riuscita a sfogliarlo, spulciarlo, sentire l’odore delle pagine fresche di stampa. Inutile negare che il buon Stefano Nincevich è un amico. Meglio mettere subito in chiaro tutti gli elementi. Tuttavia, se dico che la sua ultima fatica editoriale “Cocktail Safari” è un gran libro per gli appassionati di miscelazione, non è affatto piaggeria. La cultura di Stefano nel settore è decennale, come la ricerca che ha fatto, fra bar, libri e viaggi in tutto il mondo. Il risultato è una rassegna di storie tutte da bere, corredate dalle illustrazioni colorate e divertenti di Andy Fluon, al secolo Andrea Fumagalli, ovvero il biondo dei Bluvertigo per capirci, non solo musicista, ma anche artista piuttosto quotato.
Nel suo viaggio fra jigger e mixing glass, Nincevich ha raccolto le storie dei cocktail più famosi, come di quelli pressocché dimenticati e degli altri che stanno recentemente vivendo una seconda giovinezza. Settantatre in tutto, di cui 26 contengono gin, praticamente un terzo di essi, come una dose di gin nel Negroni. È su questi 26 che mi sono concentrata nella mia lettura – per adesso – scovando cinque storie che mi sono piaciute particolarmente, escludendo quelle che ho già raccontato su queste colonne, come quella del Negroni, dell’Hanky Panky o del Martini. Con l’aiuto del mio amico Stefano, mi fa piacere riassumerle. Poi chissà se, presto o tardi, ne riparleremo.