Invecchiamento
Il sake si ossida facilmente quindi non è adatto a lunghi periodi di invecchiamento (jukusei, 熟 成), anche se molti produttori lo mantengono alcuni mesi (in genere non oltre i 6) in vasche di acciaio o altri contenitori inerti, prima di imbottigliarlo, in modo che possa maturare dei sentori più caratteristici e marcati rispetto al sake novello.
L’invecchiamento del sake può anche avvenire in botti, che in genere hanno già ospitato al proprio interno altre tipologie di prodotti da invecchiamento (spesso whisky o vini liquorosi) e che cederanno al sake i propri sentori.
Esiste una tipologia di sake invecchiato detto koshu (古酒), tenuto a maturare oltre tre anni: presenta normalmente sentori di frutta secca, spezie, miele e salsa di soia.
Diluizione
Il sake puro, non diluito con acqua, raggiunge circa il 20% di volume in alcol. Come prodotto da consumare da pasto, viene in genere portato al 15% circa, tramite diluizione con acqua.
Il sake non diluito, detto genshu (原酒), presenta in genere dei sapori più marcati, che rendono il sake più rustico oltre che forte.