Il creatore di Gin Masala, che si fa chiamare Bruno ma è uno pseudonimo, è cresciuto nella provincia veneta passando le giornate tra lo scatolificio in cui lavorava e gli aperitivi con gli amici. A 30 anni non ne può più e, lasciata la sua mansione di responsabile produzione, prende un biglietto di sola andata per l'India e dopo tre settimane si stabilisce in un villaggio nei pressi di Calcutta. Tra le varie lezioni di vita vi fu quella della cucina. Una cucina intensa, audace, spesso esagerata, che Bruno comprese pienamente solo quando gli venne offerto del cocomero fresco, ricoperto di Garam Masala. Altri due anni immerso in questo mondo di colori e le porte della percezione gustativa gli si aprirono nel nome della creazione delle più disparate miscele di curry. Una volta satollo di esperienza, decide di ritornare alla sua terra e dedicarsi a riportare quel bagaglio gastronomico in una terra difficile da penetrare. Bruno decide così che il suo amato aperitivo non sarebbe più stato lo stesso e lo ha dunque condito con le spezie più intense. È così che nasce Gin Masala, creato con le spezie utilizzate per produrre il Garam Masala. Un distillato Vegan (come insegna la tradizione Indiana), poco calorico, adatto ad accompagnare le avventure gastronomiche Indiane, tanto più speziate quanto più divertenti. Un prodotto pensato per osare, da usare anche e soprattutto in cucina. Nel G&T da la sua migliore espressione, con un garnish di Finocchietto Selvatico, accompagnato da una coppia di Samosa, fritti alla perfezione. E’ anche apprezzatissimo come digestivo al termine del pasto con due cubetti di ghiaccio e magari con una goccia di miele d'arancio.