Quello del gin italiano è un fenomeno che sta raggiungendo proporzioni davvero elevate; nel giro degli ultimi anni sono tantissime le nuove etichette di gin lanciate sul mercato, oltre 170 (fonte: GinItaly), e si distinguono per l’altissima qualità dei distillati, l’abbondanza di materie prime d’eccezione e l’incredibile varietà e differenziazione fra ogni prodotto. Del resto in Italia non sono mai mancati gli ingredienti di qualità, gli esperti nell’arte e nella tradizione della distillazione e nemmeno l’estro e la creatività, di conseguenza non dovrebbe stupire un approccio di livello così elevato nella creazione di gin. Inoltre i distillati di ginepro erano comuni nel nostro paese già secoli prima dell’invenzione del gin (R. Barnett, The Book of Gin). Lo scopo del progetto de ilGin.it è far conoscere in Italia e all’estero questo eccellente aspetto del Made in Italy, non solo attraverso diverse attività di comunicazione, ma anche organizzando la partecipazione dei brand italiani alle più importanti fiere internazionali del settore, delle quali la prima è proprio BCB 2018, al fine di dare loro la massima visibilità possibile.
Marco Bertoncini, co-fondatore di That’s the Spirit e ideatore de ilGin.it, ha dichiarato: “Da sempre il nostro obiettivo non è solo quello di diffondere la cultura del gin, ma anche di porci come punto di contatto super partes tra produttori, brand owner, distributori, importatori ed esportatori, bartender e consumatori. Sappiamo che si tratta di un progetto ambizioso, ma l’hub del gin italiano al Bar Convent Berlin 2018 è un passo importante in questa direzione. Siamo orgogliosi di poter dare forte visibilità a distillati di tale qualità e contribuire alla diffusione del gin italiano nel mondo. Siamo convinti non si tratti di una moda passeggera, ma che ci troviamo in un momento dove le possibilità di crescita ed evoluzione di questo settore sono ancora immense e ci sia ampio margine di investimento.”