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Roma Whisky Festival 2024: numeri, premi e novità

Redazione
March 6, 2024

Roma Whisky Festival: Più di 4200 persone in due giorni, accorse per ammirare e gustare il whisky di oltre 61 aziende e centinaia di brand

Il 24 e 25 Febbraio 2024 si è tenuta la dodicesima edizione del Roma Whisky Festival, la più importante esposizione di whisky nel panorama nazionale. Sono state 61 le aziende partecipanti, per oltre 72 stand totali e centinaia di brand coinvolti, che hanno fatto conoscere al pubblico capitolino e nazionale le novità del settore. E’ stata un’edizione di grande successo: circa 2000 metri quadri di spazio espositivo, visitate da oltre 4200 persone nei due giorni della manifestazione, alle prese con etichette spesso introvabili o poco reperibili nei circuiti nazionali. Non sono mancate le masterclass: un numero importante di occasioni di approfondimento, seguiti da oltre 400 persone, alle quali bisogna aggiungere le oltre 150 persone che hanno partecipato al corso sull’ABC del Whisky.

Roma Whisky Festival 2024 (Foto: Simone Marte)

Un successo confermato dalle parole di Andrea Fofi, organizzatore della manifestazione: “ L’edizione XII si è conclusa anche quest’anno confermando tutte le nostre aspettative in termini di aziende e visitatori. Negli ultimi anni, il whisky ha avuto un’evoluzione: da bevanda di nicchia a fenomeno culturale ampiamente apprezzato. Proprio per questa ragione, una delle caratteristiche distintive del Roma Whisky Festival è l’attenzione rivolta all’aspetto educativo, con l’organizzazione di Abc del whisky per veri e propri neofiti, masterclass e seminari che permettono ai partecipanti di approfondire la loro conoscenza sul whisky. Grande successo ha avuto per noi l’area vintage, una vera e propria scommessa vinta. L’area è stata infatti presa d’assalto per tutta la due giorni, a significare che ci sono dei veri e propri whisky lovers, appassionati e intenditori disposti ad assaggiare cose magari più rare seppur più costose. Infine un’ultima considerazione va fatta alla grande partecipazione del pubblico femminile che anno dopo anno è sempre più crescente e sfata il mito che il whisky sia il distillato preferito solo dai palati maschili. Vogliamo che i nostri visitatori lascino il Festival non solo con un palato più raffinato ma con una comprensione più profonda della cultura del whisky.

Roma Whisky Festival 2024 (Foto: Simone Marte)

Nel corso della serata sono stati decretati i premi per Miglior Scotch Whisky, Miglior American Whisky, Miglior World Whisky e Miglior Cask Strength.

Per il premio di Miglior Scotch Whisky, è stata la morbidezza nei sentori primaverili, di caramello e frutti di bosco del Nc’Nean Organic Small Batch Single Malt Scotch Whisky “Huntress 2023 Woodland Candy”, etichetta distribuita da Gemma Spirits. Un Highland, mix di due invecchiamenti: al 65% in botti che ospitavano bourbon e al 35% provenienti vecchie botti vino rosso. Mc’Nean è frutto della visione di Annabel Thomas, che dal 2003 guida un brand che si distingue da sempre per il rispetto degli ecosistemi e della sostenibilità: oltre il 99% dell’energia usata per la distillazione proviene da fonti rinnovabili. 

Secondo posto per l’Islay torbato Morrison Mac-Talla Strata 15yo Islay Single Malt Scotch Whisky, distribuito da Lost Dram e terzo posto per un altro prodotto Mc’Nean, il Nc’Nean Organic Small Batch Single Malt Scotch Whisky “Quiet Rebels Lorna”, distribuito sempre da Gemma Spirits.

Il premio per Miglior American Whiskey è andato a Jack Daniel’s Bonded, distribuito da Brown Forman: una novità per il brand del Tennessee. Un prodotto distillato secondo il procedimento “Bonded”: unica distilleria, unica stagione di distillazione, magazzini controllati federalmente e imbottigliati a 50%. Un prodotto a gradazione alcolica più alta, invecchiato in botti di quercia e dal colore più scuro, un’innovazione nel segno della tradizione, che ha vinto meritatamente il primo posto.

Secondo posto per l’elegante Yellowstone Kentucky Straight Bourbon Whiskey Single Barrel Hand Picked Collection Lion’s Choise, distribuito da Meregalli e terzo posto per WhistlePig 12 Years Old, distribuito da Moet Hennessy.

Roma Whisky Festival 2024 (Foto: Simone Marte)

Per il premio Best World Whisky, il primo posto è del Single Malt giapponese Mars Tsunuki edition 2022. Distribuito da Fine Spirits, è invecchiato in botti ex bourbon, e imbottigliato a 50°, è un distillato che si distingue per la sua complessità nei sapori e nelle note umami. Un dolceamaro, meritevole del primo posto. Secondo posto per l’Irish Single Malt Dunville’s PX 12yo, distribuito da Spirits e Colori, e terzo per l’israeliano Milk & Honey Apex Dead Sea, distribuito da Mavolo.

Per il premio di Best Cask Strength, riservato ai whisky non diluiti dopo l’invecchiamento, il primo premio è andato al Single Malt The Glenallachie 2011/2023 Oloroso Puncheon, un single cask Speyside, una distribuzione di Lost Dram da sole 731 bottiglie in tutto il mondo, invecchiate in botti di Sherry Oloroso, capace di dare ricchezza e corpo a questo prodotto. Secondo posto per Laphroaig 10 Original Cask Strength Batch 016, distribuito da Stock e terzo posto per Glendronach Cask Strength Highland Single Malt Scotch Whisky Batch 9, distribuito da Fine Spirits.

Roma Whisky Festival 2024 (Foto: Simone Marte)

Le novità nel corso del Whisky Roma Festival sono state tante, tutte particolarmente interessanti. 

Tra queste, segnaliamo quelle di Lost Dram, che presenta Finn Thompson, un brand di whisky cask strenght, e tutta la gamma Morrison Distiller. Tra questi, il Carn More: un prodotto variegato (sia Highland, che Speyside e Lowlands), distillato presso diverse distillerie e invecchiato sia in single cask, che in due o più botti molto datate. Della stessa gamma troviamo l’Old Perth, un blended malt invecchiato in botti sherry. Degno di nota, l’Islay Mac-Talla di Morrison, invecchiato in botti Pedro Ximenez e imbottigliato in un’unica edizione, a margine di Feis Ile 2023, il Festival del Whisky più importante al mondo. Un’altra novità è Lindores: distilleria Lowlands di proprietà privata, invecchiato in botti di bourbon, STR di vino rosso e sherry.

Tra le novità di Rinaldi 1957, troviamo Arran, micro-distilleria dell’omonima isola, caratterizzata da una distillazione particolarmente lenta e un invecchiamento in botti di diverse tipologie, tra le quali anche vini europei, come il nostro Amarone. Un’altra novità è costituita da Raasey, un whisky che trae il nome da un’isola delle Ebridi interne, popolata solo da 161 persone. Un prodotto vecchio stile, dai sentori particolarmente torbati.

Novità anche da Suntory, con tre nuovi prodotti dedicati ai 100 anni del brand: Hibiki edizione Centenario, con una bottiglia dipinta a mano, Yamazaki 18 imbottigliata da 100% Mizunara cask (botti di rovere giapponese) e Hakushu 18 in una variante “Peated Malt”, con sfumature più torbate, anomale per un whisky nipponico. 

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