Ma se proprio volete realizzare del ghiaccio “home made” allora fate in modo che ci sia un senso in questa operazione: utilizzate degli stampini in silicone di grandi dimensioni (ce ne sono su Amazon di forma sferica, le cosiddette Ice-Ball). Potete anche inserire al loro interno delle botaniche che richiamino il garnish che avete intenzione di utilizzare nel vostro Gin Tonic. Il risultato sarà molto bello da vedere e al contempo efficace in termini di raffreddamento e limitata diluizione.
Ultima curiosità: avete mai sentito parlare dei cubetti di ghiaccio in acciaio inox? Si tratta di cubi di metallo che, riposti in freezer, sono capaci di assorbire il freddo rilasciandolo successivamente una volta immersi nel nostro drink. Il vantaggio di questo strumento sta ovviamente nel fatto che questi cubetti sono riutilizzabili all’infinito, totalmente igienici e – perché no – anche piuttosto coreografici. Inoltre non permettono nessun tipo di diluzione e questo è un indubbio vantaggio nella “bevuta liscia” di molti distillati.
Ma attenzione: sono decisamente meno efficaci in fase di raffreddamento e sono quindi sconsigliabili in tutte quelle circostanze in cui è necessario abbassare drasticamente la temperatura (per esempio durante l’estate) o qualora il drink da raffreddare sia di parecchi centilitri. In sintesi: utilizzateli per due dita di whisky o per un bicchierino di amaro durante l’inverno, non certo per un abbondante Gin Tonic da bere nella calura di una giornata soleggiata.
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