Storia e Distillazione

Gordon's Gin: La storia di un Brand

Vanessa Piromallo
April 12, 2015

Gordon’s gin, il più grande brand internazionale di gin, compie 250 anni, ma se li porta bene. In occasione dell’anniversario vi raccontiamo la sua storia.

Gordon’s gin, il più grande brand internazionale di gin, compie 250 anni, ma se li porta bene. In occasione dell’anniversario vi raccontiamo la sua storia.

Londra si stava riprendendo dal peggior doposbronza di sempre quando Alexander Gordon aprì la sua distilleria di gin nel 1769. Diciotto anni prima Hogarth aveva pubblicato la sua famosa stampa “Gin Lane”, dipingendo la città come un ricettacolo di depravazione zuppa di gin. Il gin era lo spirito dei bassifondi che offriva una scorciatoia verso l’oblio. Si diceva che sesso e bevute erano le uniche gioie per i poveri, e che, tra queste, l’ubriachezza era la più popolare.

Alexander Gordon aprì la prima distilleria di Gin di qualità a Londra nel 1769

Alexander Gordon, creatore dell'omonimo gin

Alexander Gordon, creatore dell’omonimo gin

Alexander fu uno dei primi ad aprire una distilleria di qualità a Londra. Costrinse il figlio Charles a svolgere sette anni di apprendistato prima di cedergli il regno nel 1823. Con l’introduzione della distillazione continua negli anni ‘30 del 1800, cominciò a svilupparsi il dry style londinese, affiancando al classico sapore dolce dell’Old Tom style quello più secco. Dal 1900 l’azienda divenne Tanqueray Gordon & Co, la più grande casa produttrice di gin del mondo.
Le esportazioni crescevano e crescevano. Il gin portava un sapore di casa nelle lontane coltivazioni di tè e nelle piantagioni di caucciù, e aiutava a mandare giù l’acqua tonica, utilizzata come anti-malarico, ma troppo amara per via del chinino.

Il classico London dry gin divenne solo una parte dell’enorme produzione della distilleria, che sperimentava continuamente sapori e miscele innovativi. La crisi arrivò negli anni ‘60 con la diffusione della moda della vodka, che sostituì il gin anche nel Martini cocktail. L’azienda, con una mossa disperata, lanciò la propria Gordon’s vodka, ma oggi il focus è tornato sul gin.

“Gordon’s è il più gin-eproso dei gin”, dice Charlie Downing, Gordon’s global marketing manager, e il suo gusto può risultare pungente come aghi di pino per il palato Americano. Per questo motivo la tendenza degli americani ad aggiungere succhi di frutta al gin è giustificabile e il risultato può essere considerato accettabile. Molto più problematica per gli amnti del gin è invece la scarsa qualità delle acque toniche americane, troppo dolci per sposarsi felicemente col gin britannico.

Nel 1998 Gordon’s si trasferì in Scozia per risparmiare sulle tasse e continuare a essere competitivi rispetto alle altre produzioni di vodka, ma la crisi continuava, non aiutata dalla costrizione del governo UK a diluire l’alcol al 37.5%, avvantaggiando i competitors.

Nel 2002 arriva il rilancio sul mercato, con un nuovo design per le bottiglie e la rivitalizzazione del mercato del gin grazie al brand Hendricks. La gente si sta avvicinando al gin, l’aria è promettente e la situazione eccitante per il mercato. Nonostante Gordon’s non sia più al primo posto, dopo 250 anni di continue innovazioni, l’azienda rimane tra i leader internazionali del gin.

Dettaglio di una bottiglia di Gordon's Gin

Dettaglio di una bottiglia di Gordon’s Gin

La bottiglia di Gordon's prima del redesign del 2002

La bottiglia di Gordon’s prima del redesign del 2002

Downing definisce i valori del brand come la quintessenza del carattere dei Britanni: peculiari, capricciosi e un tantino perturbanti. Noi de il gin.it sosteniamo la rinascita della moda del gin e quindi siamo dallo loro parte, fiduciosi nell’ulteriore permanenza nel tempo del marchio.

Fonti:

  1. http://www.thespiritsbusiness.com/2015/02/gordons-gin-a-brand-history/

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