Il limone nella storia: il “Citrus” degli Arabi
Sicuramente il limone era ignoto ai Greci e ai Romani, che invece conoscevano il cedro (Citrus medica), e deve essere giunto in Europa per merito degli Arabi che ne diffusero poi l’uso alimentare e medicamentoso. Il celebre medico e botanico arabo Muhammed In-Beitar, vissuto a Malaga nel XIII secolo, scrisse persino un’opera dedicata al limone, grazie alla quale ora sappiamo che il suo nome prende origine dalla parola araba >laymun e che la sua scorza aveva virtù “calefattive ed essiccanti” e il suo succo poteri “refrigeranti”. A far conoscere al mondo la memoria di Ibis-Beitar, e quindi l’origine di questo frutto, fu il medico arabista Andrea Alpago che nel 1500 tradusse in latino l’opera del medico arabo e la dette alle stampe intitolandola >Ebembitar Arabis De Mali Limonibus. Fu un “tractatus arabica latinitate donato” che ebbe un discreto successo tanto che venne stampato a Venezia nel 1583 e poi ristampato a Parigi nel 1602. Quest’opera diede origine ad una serie di traduzioni più o meno ritenute inedite, tutte relative alla storia di un frutto la cui patria sembra proprio essere l’Asia occidentale.