Locali

Sabir, lo Spazio Mediterraneo dove viaggiare rimanendo a Palermo

Vanessa Piromallo
December 1, 2023

In questa intervista vi raccontiamo un locale di Palermo davvero speciale, Sabir Spazio Mediterraneo, dove sentirsi a casa ma anche un po' in viaggio...

Durante i nostri viaggi la redazione ha incontrato Sergio Mannino, proprietario del Cocktail Bar Sabir, a Palermo e siamo rimasti affascinati da questo luogo che unisce sapori, stili e culture di tutti i popoli del Mediterraneo. Ed è proprio con Sergio che oggi vi raccontiamo questo bellissimo “Spazio Mediterraneo”.

Sabir (foto: Benedetto Tarantino)

Ciao Sergio, come nasce Sabir?

Ho fondato Sabir a Palermo nel 2016. Il concetto a cui si ispira il locale deriva dalla consapevolezza che un siciliano della costa, come noi palermitani, sia simile agli abitanti degli altri paesi del Mediterraneo. Viaggiando in Grecia, Tunisia o Marocco è inevitabile trovare punti di incontro e ciò mi ha incuriosito. Queste similarità derivano in parte dal mare, che influenza il modo di vivere e ragionare, e in parte dalla storia della Sicilia che nel tempo è diventata un mix di culture. Approfondendo l’argomento ho scoperto che i paesi del Mediterraneo, per comunicare tra loro durante i commerci, utilizzavano una lingua comune, il Sabir, una commistione di spagnolo, siciliano, genovese, arabo, greco, provenzale…

Da qui l’idea per il mio bar, denominato Sabir, “Città del Mediterraneo”. Inizialmente, infatti, l’arredamento di ogni stanza richiamava i quartieri delle città: il porto, il mercato, la piazza e il luogo di culto con il cielo stellato dipinto sul soffitto. Nel 2020 ho rimodernato il locale togliendo questa differenziazione delle stanze, ma il concetto alla base rimane sempre quello dell’unione dei popoli del Mediterraneo.

Sabir (foto: Benedetto Tarantino)

E come si presenta oggi Sabir?

Adesso Sabir è diventato “Spazio Mediterraneo”. Ormai la nostra idea era chiara, abbiamo quindi voluto trasformare il locale in un luogo che unisse tutti i luoghi del Mediterraneo. Una fusione di ambienti e culture in uno spazio più elegante, che unisce l’antico, con l’uso di materiali come rame e ferro, e il moderno. L’arredamento fonde stili differenti, per esempio una parete riprende le cupole dei minareti, i lampadari sono classici ma di taglio islamico e siciliano e il bancone è ricoperto di mattonelle che da lontano lo fanno sembrare uno specchio d’acqua.

Sabir (foto: Benedetto Tarantino)

Cosa offre Sabir ai suoi clienti?

Sabir è un cocktail bar che offre miscelazione classica al massimo possibile della qualità. Ogni sei mesi, inoltre, presentiamo una nuova drink list tematica, che racconta il Mediterraneo. Ogni volta cambia il tema e a ogni cocktail è associata una storia, vera o leggendaria. In otto anni sono moltissime le storie che abbiamo potuto così raccontare.

Utilizziamo brand conosciuti e prodotti più di nicchia. Facciamo grande uso degli home made con spezie, frutta ed erbe aromatiche tipiche dei diversi paesi. Facciamo anche ricerca in ambito liquoristico, cercando di lavorare con tipicità del Mediterraneo come il raki turco, la rakia albanese, la mastiha greca, il mirto sardo e particolari liquori siciliani come quello al melograno o al fico d’India. Non può poi ovviamente mancare il tè verde Marocchino.

L’attuale drink list è composta da 12 cartoline “da e verso il Mediterraneo”, con immagini create dall’Intelligenza Artificiale. Un QR code permette di leggere la storia dal proprio telefono. Ogni cocktail presenta sapori o caratteristiche che richiamano paesi, culture o ingredienti legati alla storia stessa.

Lebanon Break (drink a base di tè alla menta, in menù dal 2016)

Raccontaci alcune di queste storie.

Una cartolina, per esempio, mostra il ponte di Brooklyn, a New York, e affronta il tema della nostalgia, quella degli immigrati che da Napoli sono andati in cerca di fortuna negli Stati Uniti e scrivono ai parenti di quanto gli manchi casa, al punto che sembra sia possibile vedere il Vesuvio dal ponte di Brooklyn, che si trova sullo stesso parallelo. Il drink presenta un mix di spezie tipiche di Napoli e degli Stati Uniti.

Un altro esempio è la cartolina da Rio de Janeiro scritta da Princesa, una donna trans che ha lasciato Genova per andare in Brasile, dove può completare il suo percorso di transizione, ispirata a una canzone di De André.

Un ultimo esempio che vorrei raccontarvi è quello della cartolina di “La Riva Lontana”, che racconta una storia sconosciuta ai più. La Tunisia era abitata da molti siciliani e, negli anni ‘50, ormai erano tutti di seconda generazione, ma il nuovo Presidente esiliò chiunque fosse di origine straniera anche se nato lì e quelli che tornarono in Sicilia si trovarono ad essere stranieri da entrambi le parti e a non possedere più nulla, nemmeno radici.

Menù 2022/2023: drink con sentori di Fico d’India, ispirato al Giardino della Kolymbethra di Agrigento

Sabir è un Cocktail Bar, ma è famoso anche per essere un Shisha Bar…

Sì, ho la passione del Narghilè e ho voluto riportarla anche nel mio bar. Siamo tra i pochissimi locali legalmente autorizzati e mettiamo molta cura nella selezione degli aromi. Il narghilé è coerente con la nostra idea di locale che unisce i concetti di condivisione e famigliarità: il mood incita alla socialità e così anche il nostro personale. Sono tutti amichevoli perché per me essere socievole è più importante dell’esperienza, quella la si fa col tempo e si impara.

Sabir (foto: Benedetto Tarantino)

Proponete anche cibi dal Mediterraneo?

Dall’apertura, alle 19.30, fino alle 21.30, proponiamo un aperitivo con tapas di nostra creazione. Si tratta di piccole porzioni di piatti tipici del Mediterraneo talvolta secondo le ricette classiche talvolta con contaminazioni da altri paesi. Si possono quindi provare tipicità di Spagna, Marocco, Grecia, Campania, Sicilia, Libano… i nostri clienti ne sono sempre entusiasti!

 

Visita Sabir in Via Quintino Sella, 49, 90139 Palermo.

Instagram: @sabir_palermo

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