È qualche anno che ho un non ben definito malessere generale verso tutto quello che gira intorno al mondo dei locali nella sterminata segmentazione di tutto quello che offre un servizio di ristoro per gli avventori.
Ho chiesto a ChatGpt 20, 40, 100 e 200 sinonimi di bar e non ha avuto problemi, provate per credere.
La colpa è evidentemente mia, non riesco a stare al passo.
Andare al bar è anacronistico e sempre più difficile perché sono sempre meno: chi mai si sognerebbe di aprire un bar quando può scegliere di essere un lounge-signature-speakeasy-secret-gastro-fusion.
Scegliere dove andare a cena è una presa di posizione, andare in un locale notturno una battaglia persa, nella migliore delle ipotesi sei aggiornato sulle tendenze del giorno prima e lo capisci dalla faccia del barman che ti serve con uno sguardo tra il compassionevole e lo schifato.
Sfigato, la sferificazione nello Spray Bubble Martini non si fa più da tempo, come osi?
Uscire di casa è una questione di reputazione, per tutto il resto Just Eat è il nostro guilty pleasure.
Scegli, ordini e mangi quello che vuoi senza rendere conto a nessuno, in mutande sperando che il rider sia un indiano e non il tipo del posto che conosci: Scusa ma stavo facendo il cambio armadio e sai com’è…quando invece eri già pronto ad un paternale: sesto piano scala A, seeesttoo piaano scala A, a destra, sesto pianoooo, sei, sesto,destra…e poi sai che risuonerà il campanello.