Come è prodotto Gil The Authentic Rural Gin?
Mi si può definire un purista. Volevo un prodotto con un abboccamento diretto, dove risaltasse la complessità degli agrumi, in particolare il bergamotto e i limoni di Rocca Imperiale, senza dare un’eccessiva secchezza al palato. Quando lo abbiamo presentato al Gin Day 2016 a Milano abbiamo avuto ottimi feedback e siamo contenti perché le vendite di Gil, Gil Peated e dell’Amaro Jefferson continuano a crescere e abbiamo anche raggiunto circa 30 paesi esteri, fra cui Canada, Australia, Svizzera Germania…
Gil è un distilled gin prodotto artigianalmente. Raccolgo io stesso le bacche di ginepro, con tutta la cura necessaria per il rispetto delle piante selvatiche e con le difficoltà relative alla spinosità del ginepro. Sono bacche particolari, grosse e con una sapidità e una viscosità peculiari. Effettuiamo un essiccazione spontanea al sole perché voglio che tutto il procedimento sia naturale. Anche la lavanda e altre botaniche sono raccolte a mano ed essiccate naturalmente. Sono poi conservate in ambiente termorefrigerato in modo che anche la conservazione sia naturale.
Ho scelto di filtrare il distillato come si faceva un tempo, con un panno di lino. Si mantengono i colori e il filtraggio è più grezzo, ma funziona perfettamente: non ho mai avuto residui in bottiglia e in questo modo il prodotto non viene snaturato, che è quello che volevo. Un metodo di lavoro semplice, come nel passato, come era in uso negli anni ‘50. Preferisco non utilizzare tecnologie particolari e tantomeno aromi e cose del genere.
Credo che sia meglio lavorare con cose reali, concrete, in modo trasparente, senza segreti, ma anche in modo semplice. Preferisco utilizzare al massimo dodici o tredici botaniche, in modo sensato, equilibrato e legato al territorio.