Vediamo ora il ciclo di produzione:
Più o meno ogni sei giorni vengono trasportate in distilleria 28 tonnellate di orzo con cui ogni anno, distillando quasi tutti i giorni, producono 400.000 litri di alcol puro. Per farlo, l’orzo maltato viene macinato e messo in acqua a 65°C per produrre gli zuccheri necessari alla fermentazione. Cercano di estrarre solo gli amidi. La fermentazione dura due o tre giorni e man mano viene aggiunto il lievito, quindi il liquido ottenuto, che ha una gradazione di 8-8,5°, assomiglia molto alla birra (ma senza luppolo) anche nell’odore. Questo alcol passa poi nell’alambicco unico di Penderyn, dal quale si ottiene un alcol meno oleoso, più leggero e più fruttato rispetto a quello che si ottiene dagli alambicchi tradizionali e che quindi rende immediatamente riconoscibili i whisky Penderyn.
Dal 2014 la distilleria possiede anche due alambicchi tradizionali quindi in realtà ora, ogni volta i 7.500 litri ottenuti dalla fermentazione vengono divisi fra questi e l’alambicco Penderyn. I due alambicchi di tipologia “Lantern” lavorano in sinergia (uno produce alcol a 25° e l’altro a 73°) e si ha una doppia distillazione che rende comunque l’alcol più delicato in stile Penderyn. Non è ancora stato rilasciato il prodotto ottenuto con questi alambicchi.
All’alcol prodotto dagli alambicchi viene aggiunta acqua e poi lo si fa riposare in botte per il tempo stabilito. Per legge un whisky può essere chiamato tale solo se invecchia per minimo tre anni; ciò fu stabilito da un Primo Ministro Gallese, David Lloyd George, nel 1915. Finito il tempo di riposo al whiskey viene aggiunta altra acqua per portarlo a gradazione e poi si passa all’imbottigliamento. Alla Penderyn Distillery non usano la torba durante la produzione, ma per la versione torbata essa viene messa nel barile così si rispetta quella nota morbida e quella leggerezza che contraddistingue i prodotti Penderyn.