Recensioni

Riviera Gin: l’eleganza del gusto nel primo gin da vino Sangiovese

Vanessa Piromallo
May 20, 2020

Tra i gin italiani più eleganti e unici annoveriamo sicuramente Riviera Gin, il primo gin distillato da alcol di vino. Ce lo racconta il suo ideatore...

Riviera Gin è il primo gin italiano distillato a partire da vino Sangiovese. Sia nella versione a 47 gradi sia nella classica al 41% vol. si distingue dunque per il gusto unico e la grande setosità al palato, oltre alla qualità superiore del distillato di vino. E’ distribuito da Mixer Srl, storica azienda dell’Emilia specializzata in prodotti per bar e ristorazione.

Da una ricetta della fine della Seconda Guerra Mondiale nasce un gin moderno ed elegante e a raccontarcelo è proprio la persona che ha riportato alla luce questa ricetta: Alessandro Zaghini.

riviera gin

Riviera Gin

Come nasce Riviera gin?

Il mio bisnonno era un proprietario terriero, contadino sulle colline riminesi, dove si trovava la Linea Gotica. Nel 1944 gli inglesi liberarono la zona e scelsero proprio la sua casa come luogo dove organizzare il proprio centro di comando e lui fu anche contento di vedersi temporaneamente sequestrare la casa visto che almeno così era difeso. Durante quei mesi il bisnonno e l’ufficiale in capo, di nome Eddy, divennero amici. Nella tenuta c’erano anche i vigneti dai quali producevano vino Sangiovese e l’alambicco per fare la grappa. Poiché Eddy, nostalgico delle abitudini che aveva nella sua patria, aveva voglia di gin, pensarono di distillare il vino dopo avervi messo in infusione le bacche di ginepro, che nella zona crescevano abbondanti.

Un giorno mia nonna mi fece vedere il libro mastro del bisnonno dove teneva tutti i conti e vi aveva anche riportato la ricetta di questo distillato, segnata col nome di “Liquore di Eddy”. La cosa mi colpì e, visto che sono molto amico della famiglia Bonollo, tra i maggiori distillatori di grappa in Italia, telefonai al figlio Gianluigi dicendogli di aver trovato la ricetta di un liquore. Loro hanno tre stabilimenti di cui uno a Siena ed è qui che mi incontrai con il loro mastro distillatore e un chimico per studiare questa ricetta ed è così che scoprii che si trattava di un gin a tutti gli effetti. I Bonollo accettarono quindi di fare una piccola produzione in amicizia per ricordare il mio bisnonno. Il lavoro con il mastro distillatore è durato più di un anno, ma alla fine abbiamo prodotto le prime 1.440 bottiglie. Nacque così Riviera Gin, il primo al mondo distillato a partire dal vino.

riviera gin

Riviera Gin Speakeasy Tour

Come avete sviluppato la ricetta di Riviera Gin?

Ovviamente la base è un distillato di vino, di qualità maggiore rispetto a quello di cereali, ma anche più costoso. Come fornitore abbiamo scelto un produttore di Sangiovese toscano in quanto è più strutturato di quello romagnolo, che si perdeva troppo in distillazione: tenete conto che l’82% evapora durante il processo. Il produttore coltiva i vitigni, raccoglie l’uva, produce il vino e lo mette a riposare in barrique per 7-8 mesi, poi lo porta alla distilleria per il resto della lavorazione.

Gin Riviera è un distilled compound. Le botaniche (Ginepro, Coriandolo, Cannella, Fiori di Sambuco, Zenzero, Bergamotto, Arancia Dolce, Angelica e Pompelmo) vengono messe in infusione separatamente per cinque settimane nell’alcol a 96° –  a parte la radice di angelica, infusa per otto settimane -, poi filtriamo e ogni infuso viene distillato singolarmente così da dare corpo al prodotto. Utilizziamo un alambicco discontinuo in rame a 6 colonne di fine ‘800, ne esistono solo due in Italia. (Scheda Tecnica Riviera Gin)

E’ così che dopo 70 anni grazie al mastro distillatore Dott. Bisi Cesare sono riuscito a riportare alla luce la ricetta di mio nonno.

Quali sono le differenze tra Riviera Gin e Riviera Gin 47?

Il procedimento è lo stesso così come la base di alcol da vino sangiovese. Il nome si riferisce alla gradazione: 41% vol. per l’originale e 47% vol. per il Riviera 47. Per quest’ultimo utilizziamo le stesse botaniche del primo, che sono presenti in quantità doppia, e al posto del pompelmo usiamo un’infusione di tè bianco che è la botanica che dà il colore al gin oltre a una maggiore secchezza che serve a compensare la grande morbidezza del distillato di vino, la quale può dare una sensazione quasi dolce in bocca. (Scheda Tecnica Riviera Gin 47)

riviera gin 47

Riviera Gin 47

Da cosa deriva il nome Riviera Gin?

Ci piaceva come nome per il gin perché si tratta di una parola italiana conosciuta e utilizzata nel mondo soprattutto per i nomi di strutture che richiamano all’eleganza. Io sono un albergatore e lavoro sul lungomare di Rimini, ma non è solo alla riviera romagnola che ci riferiamo, ma a un concetto più ampio e internazionale rispecchiato anche dalla cura dell’etichetta, dal suo stile e dalle scritte che vi compaiono: “premium elitist gin”. Eleganza nel gusto e nella forma per un gin dalla ricetta unica.

Riviera Gin si abbina anche alla cucina gourmet, mi piacerebbe approfondire questo discorso visto che amo molto abbinare il gin ai cibi…

Charles Flamminio, premiato tra i migliori bartender italiani ai Bar Awards, è il nostro brand ambassador. Con lui abbiamo organizzato il Riviera Speakeasy Tour, un viaggio nei bar di tutta Italia per presentare cocktail, soprattutto gin Tonic, con Riviera Gin. Durante il tour siamo stati invitati in Germania nel 2018 a un importante raduno di chef stellati da diversi paesi, ma soprattutto tedeschi. Durante le due serate ogni chef ha preparato un piatto e c’erano a disposizione diverse postazioni dove scegliere cosa bere, tra le quali la nostra con Charles e altri due barmen. E’ stato un successo incredibile, hanno preparato oltre 1.200 Gin Tonic. Una grande soddisfazione che ci ha anche aperto le porte al mercato tedesco.

Abbiamo poi avuto molte altre esperienze con diversi chef in Italia. Giampaolo Raschi del Ristorante Guido di Rimini, una Stella Michelin, ha apprezzato molto il gin e lo ha presentato ad altri chef. La voce si è sparsa e Riviera Gin ha cominciato a essere utilizzato in diversi ristoranti stellati di Rimini coma Abocar e poi Il Piastrino a Pennabilli (PU), con lo chef Riccardo Agostini.

riviera gin

Charles è un esperto della commistione fra cibi e cocktail. Ha vinto la gara indetta da Bargiornale con un cocktail con la maionese e studia continuamente nuovi drink da abbinare a diversi piatti. Grazie a lui possiamo organizzare eventi dove accostiamo a ogni piatto il proprio drink. Per esempio presso il ristorante Vite di San Patrignano a Coriano si è avolta una serata di questo tipo a cui hanno partecipato oltre 250 persone. E’ principalmente la setosità di Riviera Gin a renderlo così facilmente abbinabile alla cucina.

Un altro esempio che mi piace molto è quello della Gineria Illegale a Rimini. Quando era ancora in costruzione mi telefonò l’architetto perché gli piaceva lo stile di Riviera Gin e mi ha chiesto di brandizzare il locale con il nostro gin. Il locale è sia bar sia ristorante e apprezzo particolarmente il fatto che assieme al menù delle pietanze propongano sempre anche la cocktail list in abbinamento.

Parlando invece di miscelazione pura, qual è il tuo cocktail preferito con Riviera Gin?

Il Gin Tonic! La sera verso le 18.30-19.00 bevo sempre volentieri un bel Gin Tonic con un twist di pompelmo rosa oppure di arancia. La scorza d’arancia dà molto profumo al gin e rafforza questa nota. Funziona anche con la scorza di limone, ma io personalmente adoro con pompelmo oppure arancia. L’acqua tonica che secondo me esalta meglio i profumi di Riviera Gin secondo me è quella di Imperdibile, sia la Dry Bitter sia l’Italian Superior.

Ci sono tantissimi cocktail creati da Charles e da altri bartender con Riviera Gin che sono buonissimi, ma per il mio gusto personale è il Gin Tonic la morte sua!

 

Tutti i prodotti del catalogo Mixer, compresi altri distillati e sciroppi di frutta, sono disponibili su GinShop.it

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