Ricette

Gin Cocktail & Cinema: episodio 5 con 3 nuove ricette

Vanessa Piromallo
March 18, 2020

Sull'Orient Express, al Circo dei Freaks e sull'isola di Circe: ecco i luoghi dove tre professionisti eccezionali ci fanno viaggiare con i loro gin cocktail

Circe

(ispirato al film “Odissea”, di Francesco Bertolini e Adolfo Padovan, 1911)

Barlady: Carola Abrate de La Drogheria di Torino

Ingredienti:

  • 5 cl VII Hills Italian Dry Gin
  • 2,5 cl Americano Cocchi
  • 1 cl Solerno
  • 3 dash bitter al sedano

Bicchiere: coppa Tulipano

Preparazione: La tecnica che viene utilizzata si chiama “throwing “ dall’inglese “to throw” (ossia versare , gettare), scelta per far sì che questo movimento possa sprigionare i sentori degli ingredienti utilizzati, il bouquet e la morbidezza del VII Hills Italian Dry Gin. Successivamente il drink viene versato in una coppa Tulipano e servito, dopo una spruzzata di olii essenziali di arancia, che donano una morbidezza in più.

Ispirazione: L’ispirazione è stata data dal film muto del 1911 intitolato Odissea, tratto dall’opera di Omero. Venne realizzato in onore del 50esimo anniversario dell’Unità d’Italia al Salone Internazionale di Torino, la città natale di Carola Abrate. Circe vuole essere un drink ruffiano, delicato e ammaliatore, proprio come il personaggio che gli conferisce il nome.

Ginerosity, the World’s First Social Enterprise Gin

Drink: Circe di Carola Abrate

Carola Abrate

The Freak Circus

(ispirato al film “Freaks”, di Tod Browning, 1932)

Barman: Andrea Franzò, bar manager di Barcollo di Ortigia (Siracusa)

Ingredienti:

  • 5 cl VII Hills Italian Dry Gin
  • 2,5 cl super lime ai mirtilli (lime e acido citrico)
  • 2 cl zucchero di palma liquido
  • Top di soda agli agrumi

Bicchiere: tumbler alto o collins

Garnish: cruste di crema di mirtilli e crema di ribes rossi, zucchero filato ai frutti rossi e cannuccia di carta stile-circus.

Preparazione: Per prima cosa preparare le creme da spalmare nel bicchiere: spennellare con un pennello a bicchiere ghiacciato. Poi, in uno shaker versare tutti gli ingredienti e shakerare con forza per circa 10 secondi. Quindi, versare il tutto nel bicchiere tumbler alto con un doppio filtraggio e aggiungere la soda agli agrumi. Infine, inserire nel bicchiere un bastoncino con lo zucchero filato e il drink è pronto!

Ispirazione: Ambientato nel mondo del circo e interpretato da veri “fenomeni da baraccone”, Freaks, datato 1932, è considerato uno dei più grandi cult-movie di sempre. Il circo ha tra le sue attrazioni esseri bizzarri e deformi e il film parla di un’amara, caustica, ma anche toccante allegoria sulla “diversità”, affermando che spesso è proprio dietro la “normalità” degli individui comuni che si nasconde la vera “mostruosità”. Il drink prende spunto proprio dalla diversità della normalità, nella ri-creazione di un classico Gin-fizz, ma con il romano VII Hills Italian Dry Gin come base alcolica primaria!

Drink: Freak Show di Andrea Franzò

Andrea Franzò

Catherine

(ispirato al film “Assassinio sull’Orient Express”, di Sidney Lumet, 1974)

Ideatore Drink: Stefano Claudi, maître e Head Sommelier del Liòn Restaurant di Roma

Ingredienti:

  • 60 ml VII Hills Italian Dry Gin
  • 15 ml sake
  • vaporizzazione di infusione di dragoncello

Bicchiere: coppa Martini
Garnish: dragoncello fresco e peel di arancia

Preparazione: Riempire di ghiaccio un mixing glass già raffreddato, vaporizzare con 2/3 spruzzi di infusione di dragoncello e versare VII Hills Italian Dry Gin e il sake. Mescolare il tutto per circa 20 secondi. Servire in coppa Martini ghiacciata con guarnizione di dragoncello fresco al lato del bicchiere e gli olii essenziali di una buccia di arancia.

Ispirazione: Qualcuno lo chiamò il “Grand Hotel su ruote”, altri lo definirono “l’Espresso delle spie”. A parte le definizioni, l’Orient Express fu il treno più famoso e romantico di tutti i tempi. Quello che per generazioni ha ispirato il cinema, i fumetti, la letteratura e perfino il genio creativo di Agatha Christie, da cui fu tratto per il cinema il capolavoro diretto da Sidney Lumet, Assassinio sull’Orient Express, datato 1974 e una seconda trasposizione, di e con Kenneth Branagh, del 2017. La sua storia si intreccia con quasi un secolo di politica europea, a partire dal 4 ottobre 1883, quando l’Orient Express parte per il suo primo viaggio da Parigi verso Costantinopoli – l’attuale Istanbul. Per la prima volta un treno veloce collegava l’Europa occidentale con quella orientale, accorciando le distanze e avvicinando i popoli. L’Orient Express divenne famoso per il lusso, il confort e la sua raffinata cucina e per questo era frequentato da reali, nobili, diplomatici e ricchi uomini d’affari. Il treno ospitava solo la prima classe, esprimendo l’essenza della Belle Époque con l’idea della fiducia nel progresso continuo, nella tecnologia, nella solidità finanziaria e fu teatro di molte avventure – sia reali che immaginarie – e scenario ideale di intrighi e complotti, quando a bordo del treno fecero la loro comparsa anche le spie internazionali. Il drink Catherine, che prende il nome dalla ‘fidanzata’ di Poirot è stato creato proprio pensando all’unione tra il Nuovo e il Vecchio Continente, rappresentati, per l’Occidente, da un prodotto completamente italiano, con botaniche romane come il VII Hills Italian Dry Gin e il sake per l’emisfero orientale, contribuendo anche al vastissimo mondo del Martini che rappresenta, da sempre, il milieu degli agenti segreti. Un drink che viene servito, al Ristorante Liòn di Roma con un profumo di arancia che porta il pensiero alla Sicilia, provenienza del Gambero Rosso di Mazara del Vallo, ingrediente fondamentale di un piatto che, come un viaggio, potrebbe essere abbinato e richiama la nota di dragoncello all’interno del drink. Le Sagne Ciociare con fagioli di Atina, il crudo di Gamberi Rossi di Mazara del Vallo e dragoncello: un binario parallelo, connubio perfetto per un viaggio sensoriale.

Drink: Caherine di Stefano Claudi

Stefano Claudi

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