Ricette

I cocktail della settimana: super twist on classics

Vanessa Piromallo
February 14, 2022

Tre bartender, tre ricette, tre gin, tre drink che giocano sul Negroni, sul French 75 e sul Martini cocktail.

BERRY LYNDON

(ispirato al film ‘Barry Lyndon’, di Stanley Kubrick, 1975)

Bartender: Riccardo Pennacchia del Caffè dei Portici di Bergamo

Ingredienti:

  • 3 cl Ramsbury Gin
  • 4 cl OSCAR.697 Vermouth Bianco aromatizzato alla fragola
  • 2,5 cl Campari
  • Ghiaccio

Bicchiere: tumbler basso
Garnish: fragola fresca

Il drink si prepara con la tecnica stir. Versare in un mixing glass il Ramsbury Gin, l’OSCAR.697 Vermouth Bianco aromatizzato alla fragola e il Campari, aggiungere il ghiaccio e mescolare, fino a raggiungere la giusta temperatura e diluizione. Versare quindi il tutto in un bicchiere tumbler basso con un chunk – un blocco – di ghiaccio. Guarnire il bicchiere con una fragola fresca e servire.

Ispirazione: Giocando sulla parola strawberry – fragola, il Berry Lyndon è un drink ispirato al film di Stanley Kubrick. Uscito nel 1975, Barry Lyndon costituisce il momento di maggiore libertà di espressione del regista: è un film visivo, pieno di immagini e riferimenti puramente estetici. La storia viene continuamente ridotta a quadro, a immagine da mostrare e riguardare. La presentazione del drink è, quindi, minimale: un drink anche bello da vedere. Il bartender Riccardo Pennacchia del Caffè dei Portici di Bergamo si è ispirato proprio a questi aspetti, creando per l’occasione un vermouth bianco alle fragole non convenzionale, utilizzando l’OSCAR.697 del vermuttista Stefano Di Dio. L’ambientazione del film nelle campagne inglesi ha ispirato l’uso – come protagonista principale del drink – del Ramsbury Gin. I principali ingredienti di questo Single Estate Gin sono infatti coltivati in Inghilterra, nelle Tenute Ramsbury, che dominano le lussureggianti colline del Wiltshire, tra Londra e Cardiff. Il limpido e incontaminato fiume Kennet dona l’acqua che viene usata in distilleria e per la crescita di piante e l’allevamento di animali da fattoria. Al processo che realizza l’alcol puro dalla pregiata varietà di grano Horatio (utilizzato per l’alta pasticceria), si aggiungono altre fasi produttive con 9 componenti botaniche: ginepro, mela cotogna, coriandolo, angelica, radice dell’iris (giaggiolo), liquirizia, limone, arancia e cannella. Queste sono distillate insieme con alambicco tradizionale per gin in rame. Alla degustazione il ginepro si infonde delicatamente con i sentori erbacei e fruttati della mela cotogna. Note leggere di agrumi equilibrate da quelle legnose dell’angelica e da quelle speziate della cannella, creano un aroma equilibrato e complesso.

BERRY LYNDON di Riccardo Pennacchia (photo by Ludovica Belotti)

BASIL 75

Bartender: Riccardo Martellucci, barman di QVINTO a Roma

Ingredienti:

  • 6 cl Roku Gin
  • 3 cl succo di limone
  • 2 cl sciroppo di bergamotto
  • 6 foglie di basilico
  • Albume
  • Top Franciacorta Brut
  • Ghiaccio

Bicchiere: Tumbler alto
Garnish: foglia di basilico e una rondella di lime essiccata

Versare Roku Gin in uno shaker con il succo di limone, lo sciroppo di bergamotto e le foglie di basilico. Pestare il basilico con un muddler, versare l’albume e shakerare il tutto vigorosamente. Filtrare il drink con un colino e versare nel bicchiere tumbler alto. Completare con Franciacorta Brut a colmare e decorare con basilico e una rondella di lime essiccata.

Ispirazione: Un twist, una rivisitazione d’autore in chiave giapponese per il classico French 75, realizzato da Riccardo Martellucci, bartender di QVINTO a Roma, un drink pensato per la fascia di aperitivo, ma anche per un food pairing delicato e fresco. L’aroma dolce e floreale del Roku Gin si sposa in maniera perfetta con la freschezza del bergamotto e del basilico, creando un cocktail fresco e molto piacevole al palato, con la bollicina del Franciacorta a donare una nota di brio ed effervescenza. Il drink ha il fulcro di sapore e gusto nel giapponese Roku Gin, distribuito in Italia da Stock Spirits e di recente protagonista della campagna Alive with the seasons of Japan. Gin premium, prodotto con 6 botanicals giapponesi, raccolte nell’esatto momento dello “Shun”, ossia il momento di massima fioritura. In primavera vengono raccolti i fiori e le foglie di Sakura. In estate viene raccolto il tè Sencha e il tè Gyokuro, in autunno il pepe Sansho e in inverno lo Yuzu. Il meglio di ogni stagione, raccolto, infuso e distillato.

BASIL 75 di Riccardo Martellucci (photo by Miro Caruso)

MADRE MARTINI

Bartender: Sabina Yausheva, bar manager del DRY Milano

Ingredienti:

  • 40 ml gin
  • 10 ml acqua di pomodoro
  • 10 ml liquore St.Germain
  • 5 ml salamoia di olive nere
  • 3 gocce di olio EVO Vibianini
  • Ghiaccio

Bicchiere: coppa Martini
Garnish: fiori di gypsophila

Il drink si prepara con la tecnica dello stir and strain. Versare in un mixing glass tutti gli ingredienti con tanto ghiaccio e miscelare con un barspoon. Una volta raggiunta la giusta diluizione, versare il tutto in una coppa Martini ghiacciata, depositare sopra 3 gocce di olio EVO Vibianini e decorare con fiori di gypsophila.

Ispirazione: Un twist, una rivisitazione sul classico Martini, il drink Madre Martini proposto da Sabina Yausheva, con un ingrediente originale, l’olio extravergine di oliva. La nuova bar manager del DRY Milano, da poco insignita del Cook Award del Corriere della Sera come Miglior Talento Bartender dell’anno 2021, vuole richiamare la Madre Terra. Con i suoi frutti, quali il pomodoro, i fiori di sambuco del liquore St.Germain, le botanicals del london dry gin e le olive. Unendo tutti gli ingredienti si ricrea un sapore umami al palato, coinvolgendo tutti i sensi. A donare carattere al drink sono le poche gocce di olio extravergine d’oliva Vibianini non filtrato dell’azienda Castello Monte Vibiano.

MADRE MARTINI di Sabina Yausheva

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