3- ASSAGGIARE
Liscio è meglio
Per il primo assaggio dovresti provare il gin liscio. Se proprio non ti piace passa al punto successivo, ma non sarà la stessa cosa.
Prendi un piccolo sorso e manda giù, così prepari il palato, poi fai un altro piccolo sorso e lascialo riposare sulla lingua, fallo circolare in tutta la bocca e infine ingoia. Nel frattempo cerca di concentrarti su ciò che stai sentendo. Prova a capire se ciò che hai sentito in bocca differisce molto da quello che avevi sentito col naso oppure no. Quando ingoi emergono più sapori? Cosa provi sul palato dopo aver mandato giù? Secco? allora potrebbe indicare la presenza di radici fra le botaniche, come il giaggiolo o l’angelica. Acido? Potrebbero esserci degli agrumi, forse buccia di limone. Anche in questo caso concentrati più sulle macro categorie che sul voler a tutti i costi indovinare l’ingrediente esatto.
Il gin è complesso? Senti pochi sapori o molti? Evolvono? Un buon gin ha una certa complessità, ma è anche importante l’equilibrio, che abbia una direzione e non che i sapori siano accostati senza armonia.
Il sapore permane o dura poco? La lunghezza è molto importante: un buon distillato continua a evolvere in bocca anche dopo averlo mandato giù!
Ripeti il processo con minimo quattro piccoli sorsi, perché spesso ogni volta noterai sentori che non avevi percepito la volta precedente.
Annacqua
Diluisci il gin con un pochino d’acqua. Comincia con tre gocce e in caso ce ne sia bisogno aggiungine altre tre. Il fine è quello di rimuovere in parte il forte impatto dato dall’alcol così da esaltare le differenti note delle spezie e delle botaniche, senza però lavare completamente via i sapori. Prendi appunti sulle note che percepisci (puoi aiutarti con la lista effettiva delle botaniche del gin).