Imbottigliamento del gin
Il gin viene portato alla gradazione desiderata tramite l’aggiunta di acqua purificata. Solitamente si ha un breve periodo di riposo del prodotto in taniche di acciaio o direttamente in bottiglia. L’imbottigliamento del gin è un momento fondamentale, quello in cui finalmente il prodotto diventa pronto per essere venduto. Esistono diversi tipi di macchine imbottigliatrici, più o meno automatizzate, da scegliere in base alla capacità produttiva dell’azienda. Solitamente una distilleria o un liquorificio artigianale preferirà un filler manuale da 2 o 4 imboccature. Non si tratta di un aspetto da sottovalutare e per capire quale sia la soluzione migliore per imbottigliare il vostro gin vi consigliamo di rivolgervi direttamente alle compagnie specializzate, come per esempio l’azienda italiana Il-tec. La bottiglia dovrà poi essere chiusa con tappi appositi: anche in questo caso sono tanti i fornitori italiani che hanno varie soluzioni di chiusura a seconda della bottiglia utilizzata, come per esempio Labrenta. Sul tappo normalmente viene applicata una capsula e, obbligatoriamente, il contrassegno dei Monopoli di Stato, fornito dall’ufficio dogane competente della zona.
Bottiglia ed etichetta
L’imbottigliamento, ovviamente, richiede una precedente scelta della bottiglia. Solitamente il gin si presenta in contenitori in vetro, ma alcuni produttori hanno scelto la latta o altre soluzioni di recente creazione per essere il più eco-sostenibili possibili. La bottiglia potrà essere standard o di forma personalizzata: tutte le azeinde prevedono diverse soluzioni. Fra le grandi aziende italiane che offrono vari servizi, per esempio, troviamo Bruni Glass. Per quanto riguarda la personalizzazione della bottiglia, anche qui sono tante le opzioni tra cui scegliere, dalla serigrafie alle tante tipologie di etichette. Tenete presente che un’etichetta molto elaborata o bottiglie dalle forme particolari potrebbero rendere difficoltoso l’etichettamente automatizzato e costringere il produttore all’applicazione manuale. Attenzione anche alle diciture obbligatorie per legge e alla grandezza minima dei caratteri di suddette diciture: non rispettare gli obblighi comporta sanzioni, ma vi costringe anche a dover cambiare le grafiche e quindi a buttare via quanto stampato in precedenza.