Pochi prodotti sono così identificativi di un paese come la cachaça. La bevanda nazionale del Brasile e base del suo più famoso drink, la caipirinha, è ottenuta dalla distillazione del succo di canna da zucchero. A differenza del rum, nella preparazione della cachaça si può utilizzare solamente il succo allo stato grezzo. Esso viene bollito, fatto fermentare e distillato, per poi essere distribuito con più di 2000 nomi diversi e oltre 5000 marchi (la produzione è seconda solo alla birra).
Purtroppo, come è successo anche per il tequila, in Italia la cachaça è considerata un distillato da battaglia, buono solo per infiammare rapidamente le serate di festa e utilizzato solo nella caipirinha, quando il realtà ci sono più di 4000 cachaçe in Brasile, alcune delle quali, dopo un affinamento in botte anche di 17 anni, possono competere tranquillamente con i rhum agricoli più raffinati. Purtroppo, in quanto prodotto poco conosciuto in Italia, le importazioni sono scarse e sul mercato arrivano principalmente i prodotti commerciali, mentre mancano quelli invecchiati e quelli delle piccole distillerie artigianali.