Last but not least, un paio di consigli per gli acquisti di Natale, sia che vogliate regalare sia che vogliate offrire un Gin&Tonic o un Martini ai vostri ospiti delle feste fatto con un gin “buono”, ovvero solidale. Ne abbiamo almeno due da nominare in proposito. Il primo già dal nome fa capire le sue buone intenzioni: il Ginerosity, il cui nome nasce dalla crasi fra la gin+generosità in inglese. Un brand scozzese che investe i ricavati delle vendite di questo gin in iniziative di beneficenza che aiutano le persone svantaggiate, soprattutto giovani. Ginerosity collabora infatti con l’associazione Challenges Worldwide che aiuta i giovani provenienti da ambienti svantaggiati a partecipare ai programmi di International Citizenship Service (ICS), in pratica il servizio civile internazionale, che serve oltre che a far del bene, anche a imparare un mestiere: insomma, un doppio investimento sulle persone, che rende speciale questo gin. Nella ricetta di questo gin, particolarmente vocato per gin tonic beverini e rinfrescanti, ci sono dieci botaniche, che danno luogo a un gin con carattere che combina la freschezza degli agrumi con un che di moderno ma gentile.
Un altro gin che ci sentiamo di segnalare è Elephant Gin, creato pensando agli esploratori del diciannovesimo secolo che bevevano G&T guardando i tramonti africani. È per questo “mal d’Africa” e per l’amore che gli ispiratori hanno per il vecchio continente, che il 15% degli utili viene devoluto in beneficenza a Big Life Foundation e a Space For Elephants Foundation, due enti senza fini di lucro che si occupano della salvaguardia della flora e fauna africane, attraverso il coinvolgimento delle popolazioni locali e, in particolare, della protezione degli elefanti. Ogni lotto di questo gin erbaceo e balsamico al naso, frutto della combinazione di 14 botaniche di cui 5 sono africane, porta il nome di uno degli elefanti salvati dalle fondazioni.