Precedentemente, infatti, Oreste prepara un po’ di zenzero grattugiato e lo lascia marinare con olio e poco sale. Il cetriolo, invece, non viene sbucciato, ma privato della parte interna dei semi e ugualmente grattugiato finemente. Anch’esso va lasciato marinare in olio, limone, sale e pepe.
Poi, quando il risotto è quasi a temperatura giusta, si procede a una veloce marinatura in olio e lime della tartare di gamberi crudi freschissimi (meglio se sono quelli rossi). Ancora, da parte, si fa una salsa non troppo liquida tipo Bloody Mary, con succo di pomodoro, tabasco, una spruzzata di succo di limone, sale e pepe.
Una volta diventato tiepido il risotto, si possono aggiungere tutti gli altri elementi. Zenzero e cetriolo si mescolano al risotto, quindi si procede a impiattare, sistemando il riso a specchio sul piatto. Con la salsa al pomodoro fate delle goccioline (l’ideale è usare il biberon), mentre con l’aiuto di due cucchiaini fate delle piccole quenelle di tartare di gambero. Oreste ci ha messo anche un fiorellino per completare la presentazione.
È un piatto che ci è stato servito fra i primi, ma che in verità Oreste ha in carta come antipasto. Forse la virtù sta nel mezzo e questo piatto è perfetto se servito come intermezzo fra gli antipasti e i primi.
E con questo la vostra Gin Lady vi augura buon appetito, ma soprattutto un Buon Natale!
Ps. Se ci volete venire a salutare al The Gin Corner e far festa insieme a noi, c’è un appuntamento da non perdere il 23 Dicembre. Ci scambieremo gli auguri di Natale e supporteremo una causa che ci sta molto a cuore. L’aperitivo sarà infatti l’occasione per presentare Casa Congo: un progetto di conservazione ambientale e sviluppo comunitario avviato in Nicaragua da un team di giovani artisti e imprenditori italiani. Parte del ricavato della serata sarà devoluto a questa bella associazione.