Capita di avere fortuna. E ieri è stata una giornata più fortunata delle altre, perché bisogna riconoscere che se un mostro sacro come Mauro Lotti è a Roma, in hotel da te all’Adriano, ha tempo ed è in vena di racconti della sua storia dietro a un bancone, non può che definirsi una giornata fortunata.
Per i pochi che non lo sapessero, Mauro Lotti si può definire il Gualtiero Marchesi dei barman. Oggi rappresenta Martini in giro per il mondo, dopo che nella sua vita ha servito numerosi Martini cocktail (e non solo) a tutti i più noti nomi della letteratura, dell’imprenditoria e del jet set internazionale. Fra le sue convinzioni, maturate in sessant’anni di carriera, quella che il bar è “un luogo di ricreazione per adulti, dove si va per non sentirsi soli”. E poi che ci si può inventare qualsiasi miscuglio, ma “alla fine sono una decina i cocktail che vengono chiesti da sessant’anni e più ed evidentemente sono quelli i migliori” (Martini in primis, ovviamente).