Le due bottiglie vendute all’asta il 14 maggio 2018 erano la numero 47 e la numero 70, sono datate “Primavera 1973” ed appartenevano al commerciante di oggetti d’arte Ray Hughes, deceduto a dicembre 2017. Come le bottiglie, anche il resto della collezione d’arte di Hughes, composta da oltre 550 pezzi, è stata messa all’asta presso il banditore “Shapiro”.
Gilbert & George sono noti per la loro passione per il gin, soprattutto per il brand Gordon’s Gin, al punto che i due realizzarono una performance artistica di 11 minuti, durante la quale stavano seduti bevendo gin tonic e ripetendo la frase “Gordon’s Gin makes us very, very drunk” (Gordon’s Gin ci rende molto, molto ubriachi), accompagnati dalla musica di Elgar e di Grieg. Le bottiglie deformate invece sono state concepite non solo come pezzi d’esposizione, ma anche come portacenere, anche se è probabile che Hughes non le abbia mai utilizzate come tali nonostante il suo amore per sigari e tabacco. Il duo artistico lavora assieme sin dal 1968 e sono ancora all’opera in Fournier Street, a Londra. Il loro amore per gli alcolici è evidente anche dal fatto che a novembre 2016 trasformarono una ex fabbrica di birra in galleria d’arte dove esporre le proprie sculture, in protesta contro la Tate Gallery che non ha mai voluto esibire le loro opere.
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