I dati mostrano inoltre che il 49% di questi distillati artigianali sono stati lanciati negli Stati Uniti, il 42% in Europa e solo il 4% in America Latina e il 3% in Asia. Mintel ha sottoposto un questionario ai consumatori che ha confermato che più della metà di essi sia negli USA sia in Europa pensa che gli alcolici artigianali siano di qualità superiore rispetto ai grandi brand.
Jonny Forsyth, global drinks analyst di Mintel, ha affermato, sulla base di questi dati, che gli aspiriti artigianali stanno crescendo rapidamente e continueranno a farlo, soprattutto negli Stati Uniti, perché la domanda sul mercato è forte. Nonostante quello artigianale sia un settore ancora relativamente piccolo del mercato, i consumatori ricercano brand che siano “più autentici, peculiari, locali, meno elaborati e più interessanti.”
Nel 2015 il 43% dei nuovi prodotti artigianali appartiene alla categoria del whisky e il 37% a quella del gin. Secondo Forsyth, però, sarà il gin ad avere maggiori probabilità di ulteriore crescita in quanto, a differenza del whisky, la sua produzione non richiede anni, ma giorni ed è inoltre una delle scelte commerciali più interessanti ed appetibili per i produttori.
La ricerca ha messo in luce altri due dati interessanti. Da una parte sono i giovanissimi, fra i 22 e i 39 anni, specialmente negli USA, a prediligere i brand artigianali, dall’altra di pari passo con questa tendenza c’è anche quella a preferire i prodotti aromatizzati. Di conseguenza si prevede che il trend sarà la produzione di spiriti premium caratterizzati da aromatizzazioni naturali, mentre fin’ora l’aromatizzazione era stata vista come qualcosa che avrebbe potuto rendere il prodotto meno “premium” agli occhi del consumatore.